cronaca

In Italia numero di tamponi record: 201.452 eseguiti nelle ultime 24 ore
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Tornano per la terza volta sopra quota mille i contagi giornalieri in Liguria. Sono 1.018 i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore, a fronte di 6.067 tamponi. La maggior parte continua a concentrarsi a Genova, con 603 casi, di cui 390 da attività di screening, 201 contatti di positivo confermato, 12 dal settore sociosanitario. Salgono i numeri anche nel resto della regione: sono 162 i nuovi casi nello spezzino, 130 nell'imperiese, 106 nel savonese, 17 nel Tigullio. Da inizio pandemia, in Liguria sono stati registrati 26.541 positivi, a fronte di 431.053 tamponi.

Il bollettino riporta nove vittime in più, con il totale che sale a 1.742. Attualmente, sono 12.969 i positivi rilevati sul territorio regionale, 658 in più rispetto alle ultime 24 ore. Oltre due su tre si trovano nell'area metropolitana genovese, che conta 8.686 casi. Continua ad aumentare la pressione sugli ospedali. I ricoverati covid in tutta la regione salgono a 957, con 33 letti occupati in piu' rispetto al giorno precedente. E arrivano a 50 i pazienti in terapia intensiva (+4). Al San Martino di Genova, nove ricoverati in più e il totale che sale a 257, di cui 12 in terapia intensiva.

A Genova, numeri alti anche al Villa Scassi, che ha 172 ricoverati (+3) di cui otto terapie intensive, e al Galliera, con 144 ricoverati (+5) di cui sette terapie intensive. Ci sono poi 64 ricoverati all'Evangelico (+10), di cui sette terapie intensive, e 14 ricoverati all'ospedale pediatrico Gaslini. Salgono a 6.979 i positivi in isolamento domiciliare (+425). E aumentano anche i soggetti in sorveglianza attiva. Infine, nelle ultime 24 ore registrati anche 351 nuovi guariti, con il totale da inizio pandemia che sale a 11.830.

I NUMERI IN ITALIA - Sono 26.831 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia
nelle ultime ventiquattro ore a fronte di 201.452 tamponi effettuati (indice 13,1% tra contagi e tamponi). Mai erano stati fatti così tanti tamponi da inizio pandemia. Il 28 ottobre precedente i nuovi casi erano stati 24.991 con 198.952 tamponi (indice tra nuovi casi e tamponi era del 12,56%), martedì 27 ottobre 21.994 nuovi casi con 174.398 tamponi (indice al 12,6%) e lunedì 26 ottobre 17.012 nuovi casi con 124.686 tamponi (indice al 13,6%). Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, le regioni dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi sono Lombardia (7.339), Campania (3.103), Piemonte (2.585), Veneto (2.109) e Lazio (1.995).

Sono 15.964 i pazienti attualmente ricoverati con sintomi in Italia e 281.576 quelli in isolamento domiciliare. Le persone attualmente positive sono 299.191 con un incremento di 22.734 unità nelle ultime 24 ore. Sono 115 i pazienti che nelle ultime 24 ore sono stati ricoverati nei reparti di terapia intensiva, per un totale di 1.651 in tutta Italia. Crescono pure i decessi a quota 217, ma il dato positivo è che calano sempre di più i ricoveri giornalieri in terapia intensiva per coronavirus in Italia visto che il 28 ottobre le terapie intensive occupate erano aumentate di 125 unità, martedì di 127 e lunedì di 141. Il totale delle vittime da inizio emergenza arriva a 38.122. È quanto emerge dal quotidiano bollettino sul coronavirus emesso da Protezione civile e ministero della Salute.

SCOPERTA VARIANTE DEL SARS-COV-2 -  I ricercatori dell'Università di Basilea e dell'Istituto di Biomedicina di Valencia hanno identificato una nuova variante di Sars-Cov-2 che si è diffusa ampiamente in tutta Europa negli ultimi mesi, secondo un preprint non sottoposto a revisione pubblicato questa settimana su medRxiv. I ricercatori dell'Università di Basilea, dell'ETH di Zurigo e del consorzio SeqCovid-Spagna hanno analizzato e confrontato le sequenze del genoma del virus raccolte da pazienti con Covid-19 in tutta Europa per tracciare l'evoluzione e la diffusione dell'agente patogeno.

L'analisi suggerisce che la variante abbia avuto origine in Spagna durante l'estate. La prima testimonianza è legata a un evento di super-diffusione tra i lavoratori agricoli nel nord-est del Paese iberico. La variante si è trasferita nella popolazione locale, espandendosi rapidamente: ora rappresenta quasi l'80% delle sequenze dalla Spagna. L'analisi genetica indica che la variante ha viaggiato almeno dozzine e forse centinaia di volte tra i paesi europei. Sebbene l'aumento della prevalenza di 20A.EU1 corrisponda al numero crescente di casi osservati in molti Paesi europei questo autunno, gli autori dello studio mettono in guardia dall'interpretare la nuova variante come causa dell'aumento dei casi. Gli autori dello studio, si legge sul portale dell'Università di Basilea, sottolineano l'importanza di valutare il modo in cui i controlli alle frontiere e le restrizioni di viaggio hanno funzionato nel contenere le trasmissioni Sars-CoV-2 durante l'estate e il ruolo che ha avuto il viaggio.