cronaca

Dal ministero dell'Interno arriva la nota che spiega cosa si può fare e cosa no
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Arriva la svolta per quanto riguarda le passeggiate dei bambini ai tempi del Coronavirus. Attraverso una nota diffusa dal ministero degli Interni e mandata a tutti i prefetti d'Italia si spiega che "è consentito a un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta nell'ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute".

Proprio da Genova era partita una lettera scritta da una bimba di 8 anni e diretta al prsidente del consiglio Conte in cui si chiedeva un'ora d'aria per i bambini che altrimenti non possono mai uscire (LEGGI QUI). Ora è arrivata la nota da Roma che dà il permesso tuttavia con alcune limitazioni e anche delle precisazioni precise. Resta infatti non consentito "svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. (...) In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona".

LEGGI QUI LA NUOVA CIRCOLARE 


Sul tema è arrivato anche il giudizio di Angelo Gratarola direttore delle emergenze di Alisa che ha ricordato: "I bambini è dimostrato che fortunatamente sono raramente affetti da aspetti clinici piu critici legati al coronavirus, ma possono essere dei veicoli di trasmissione del virus. Sì alle uscite magari attorno al palazzo ma che sianio davvero uscite per sgranchirsi le gambe e non una scusa dei genitori per uscire da casa".

Perplessità sulla nuova disposizione sono emerse nel mondo sanitario. "Permettere la passeggiata con i bambini è rischioso", ha sostenuto la segretaria lombarda della Federazione dei medici di famiglia, Paola Pedrini: dopo i primi segnali di miglioramento della situazione del coronavirus, “mollare così all'inizio può esser un pericolo".

"Non dobbiamo pensare che tutto finirà, ci vuole un po' di tempo, occorre avere molta cautela, andiamo incontro a Pasqua e si deve capire che questo è il momento più delicato, in cui porre ancora più attenzione ai propri comportamenti". Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese sull'emergenza Coronavirus. Il ministro ricorda che "bisogna uscire di casa solo per necessità, per andare a lavoro, o per motivi di salute. Ma proprio oggi - aggiunge - abbiamo fatto una circolare per dire che il genitore può uscire col figlio sotto casa, quando parliamo di attività motoria è anche quella, per consentire ai bimbi di prendere un po d'aria". "I controlli ci sono - sottolinea Lamorgese - dal 10 al 20 marzo sono stati circa 3 milioni di controlli ma le sanzioni sono diminuite perché sono state circa 22mila in dieci giorni rispetto alle 116mila del primo periodo".


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