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Trasferta romana per il leader del nuovo movimento di centrodestra
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"Abbiamo firmato l'atto costitutivo di Cambiamo!", esordisce così il post pubblicato sulla pagina Facebook di Cambiamo. "Oggi a Roma, dal notaio, la parte più amministrativa, con le firme dei primi trenta soci fondatori...da domani inizia la parte più costruttiva, con il coinvolgimento di tutti perché, approvato oggi lo statuto, tra un paio di settimane si darà il via ai circoli". Ora il movimento politico fatto nascere dal governatore Toti si è trasformato ufficialmente in partito.

"Da questo momento il panorama politico si arricchisce ufficialmente di una nuova forza che punta a dare voce a tutti coloro che non si sentono più rappresentati dai partiti tradizionali e sognano un centrodestra nuovo", ricorda Giovanni Toti sempre sui social. "Da oggi gli uomini e le donne che credono nella crescita, nello sviluppo, nella meritocrazia e nel futuro hanno una nuova casa! Si parte, cambiamo insieme".

"Ho avuto l'onore di firmare dal notaio, a Roma, l’atto costitutivo del partito “Cambiamo!” - scrive Ilaria Cavo sulla sua pagina Facebook - "Una firma che, insieme a quella degli altri soci fondatori, diventa un impegno quotidiano in un partito che si vuole basare su meritocrazia, giustizia, inclusione, pari opportunità, attenzione ai territori e ai giovani. Quattro anni fa lasciavo un mestiere da giornalista che amavo per sostenere Giovanni Toti alla guida di Regione Liguria. Dopo questi anni passati al suo fianco la scelta è quella di sostenerlo in modo sempre più convinto per far crescere, attorno al presidente dei liguri, un partito nazionale radicato tra la gente e sui territori, che dia casa ai moderati nel campo del centro destra. Nei giorni delle ambiguità la nostra è una scelta di campo netta, e di coraggio".


Cambiamo, il movimento fondato dal governatore della Liguria, Giovanni Toti, è sbarcato oggi in Regione Lazio
. "Per cambiare dobbiamo ripartire dai territori, dai sindaci, dagli amministratori, dagli elettori di centrodestra che sono rimasti delusi dai loro partiti di riferimento e per questo hanno disertato le urne". Queste le parole di Toti alla conferenza stampa che si è tenuta in Consiglio regionale del Lazio, alla Pisana, organizzata dai consiglieri regionali, Adriano Palozzi e Pasquale Ciacciarelli, per sottolineare le ragioni che hanno portato alla loro decisione di uscire dal gruppo consiliare di Forza Italia e di confluire all'interno del gruppo misto, in previsione di una possibile costituzione del gruppo Cambiamo, al momento non fattibile, visto che sono necessari tre consiglieri per costituire un nuovo gruppo.

"C'è grande entusiasmo e voglia di partecipare al nostro progetto. Iiniziamo dal Lazio, ma tanti gruppi si stanno formando anche nelle altre Regioni e nei Comuni. La scorsa settimana abbiamo presentato i primi cinque deputati che hanno aderito al nostro movimento e ci saranno novità anche in Senato", ha aggiunto Toti. Secondo il consigliere regionale del Lazio, uno dei fondatori di Cambiamo, Adriano Palozzi, "la nascita del gruppo Cambiamo è stata una scelta di cuore e di testa. Quello intrapreso insieme al presidente Giovanni Toti, infatti, rappresenta un percorso politico all'avanguardia, fatto di rinnovamento, radicamento sui territori e trasparenza. Un percorso al quale ho fortemente creduto tanto da essere uno dei fondatori del movimento e dei principali promotori a livello territoriale. Insieme agli amici Pasquale Ciacciarelli, Mario Abbruzzese e a tantissimi amministratori locali, nel Lazio stiamo costruendo una grande squadra: umile, competente, vicina alle istanze della comunità", ha sottolineato Palozzi.

Il presidente della commissione regionale Cultura, sport e turismo, Pasquale Ciacciarelli, ha sottolineato: "Il rinnovamento che volevamo attuare all'interno di Forza Italia, e che non è stato reso possibile, lo stiamo portando avanti con questo nuovo movimento che e' nato dalle migliori menti che avevano la volontà e la voglia di rinnovarsi e soprattutto di rigenerare la classe politica moderata, di coloro che vogliono scegliere i loro rappresentanti dal basso con elezioni dei coordinamenti comunali, regionali e nazionali. Infatti - ha continuato Ciacciarelli - abbiamo intrapreso anche questo percorso all'interno del Consiglio regionale del Lazio per cercare di portare quella ventata di cambiamento anche e soprattutto all'interno delle istituzioni", ha precisato Ciacciarelli.

Il presidente Toti ha commentato poi l'operato di Zingaretti. "E' un collega governatore. Il Lazio non è una Regione facile, e non è facile fare il segretario del Pd e il governatore allo stesso tempo, soprattutto in un partito come il Pd dove mi pare che ci sia una certa effervescenza, e quando non c'è sono bravissimi a crearsela. In bocca al lupo a lui  ha scelto un percorso che credo non volesse e ne paghera' personalmente le conseguenze".

Da Zingaretti all'addio di Renzi al Pd, il passo è breve. "Un avvicinamento di Forza Italia al nuovo partito di Matteo Renzi? Spero di no, spero che non ci siano nostalgie 'nazareniche. Di sicuro il soggetto di Renzi occupa un pezzo che è concorrente con molti di noi, parliamo del ceto moderato e produttivo che non si rassegna al declino del Paese. E' un competitore, dall'altra parte del confine. Lui si dichiara di sinistra, come tale io lo giudico. So che molti a sinistra su questo hanno molte perplessità, ma non è un compito mio l'esegesi della posizione renziana... Bisogna evitare di creare ulteriore confusione", ha concluso il giovernatore ligure.