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Cultura e spettacolo

Un omaggio a Eugenio Montale fino al 29 giugno nel sottoporticato di Palazzo Ducale
2 minuti e 15 secondi di lettura
di Chiara Orru'
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"Meriggiare pallido e assorto" è la suggestiva poesia con cui si apre la nuova mostra fotografica ospitata fino al 29 giugno nel sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova. Sono 99 fotografie più una, l'iconico ritratto di Eugenio Montale con l'Upupa, realizzato da Ugo Mulas, a raccontare i 100 anni di "Ossi di Seppia", una delle raccolte poetiche più significative del Novecento. Tre giovani talenti italiani: Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani hanno interpretato con il loro sguardo contemporaneo i luoghi che hanno ispirato la raccolta, offrendo una nuova lettura del capolavoro montaliano.

Tre progetti fotografici che interpretano la poetica di Montale

"Insieme a Fondazione Mondadori ed Electa abbiamo partecipato al bando Strategia Fotografia del Ministero - spiega Ilaria Bonacossa - che intende celebrare i 100 anni di Ossi di seppia e i 50 anni del Nobel. Lo abbiamo fatto guardando avanti, invitando tre fotografi emergenti, a fotografare Montale, sia i luoghi, che lo spirito delle poesie. Anna Positano ha colto qualcosa di quel tratto ruvido della poesia di Montale fotografando i luoghi poetici del mare, Delfino Sisto Legnani si è ispirato alla dimensione aperta della poesia creando delle foto che attraverso una patina quasi lattiginosa creata in post produzione apre a una dimensione onirica, Iole Carollo è partita l'idea del frammento come modalità compositiva della poesia ma anche come modo di raccontare e ricostruire il paesaggio".

In mostra tutte le edizioni di "Ossi di Seppia"

In mostra, oltre alle fotografie, sono esposte anche le edizioni originali dal 1925, messe a disposizione dalla Fondazione Mondadori e dal collezionista Beppe Manzitti, insieme a fotografie d’epoca che raccontano la vita di Montale e l’avventura legata al Premio Nobel, dal viaggio fino alla cerimonia di premiazione del 1975. "100 anni di Ossi di Seppia sono la tappa fondamentale della poesia italiana - sottolinea Paolo Verri - solo fra il 1995 e il 2025 questo libro ha venduto oltre 200.000 copie. La Fondazione Mondadori detiene gli archivi di tutti questi materiali, li condivide con il Gabinetto Viesseux di Firenze, dove ci sono gli archivi specifici rispetto al Nobel ed è stata molto contenta di fare questa operazione con Palazzo Ducale e con Electa, perché lavorare nella città di nascita del poeta per noi è stato importantissimo". Dopo Genova la mostra dovrebbe spostarsi in altre città italiane "La porteremo a Milano - prosegue Verri - probabilmente a Firenze, e a Napoli, perché lo sguardo di Montale è uno sguardo fortemente fotografico, la sua capacità di entrare nel dettaglio della vita e dal dettaglio arrivare al significato della vita emerge nella sua poesia come emerge nel lavoro dei tre fotografi che sono in mostra".

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