Cultura e spettacolo

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di Elisabetta Biancalani

Prese servizio nel 1929 per favorire l’accesso dei fedeli al Santuario della Madonna della Guardia sul monte Figogna, e l’ultima corsa la effettuò nel 1967, con a bordo il conducente e il bigliettario che avevano partecipato il battesimo. Stiamo parlando della guidovia della Madonna della Guardia, uno “strano” mezzo che viaggiava su rotaie poggiate su un basamento di cemento armato e che si muoveva su ruote di gomma riempite. A volerla e finanziarla fu l'imprenditore piacentino Carlo Corazza in segno di devozione per grazia ricevuta. La partenza era dalla località Serro

Il declino della linea cominciò già negli anni cinquanta, con la progressiva diffusione di automobili e corriere; la successiva realizzazione del nuovo collegamento stradale nel 1963 e l'integrazione del servizio con autobus a partire dal 1964 ne decretarono la crisi.

I costi di esercizio sempre maggiori della guidovia e la necessità di costosi lavori di ammodernamento proprio quando diminuivano i passeggeri determinarono il 31 ottobre 1967, data di scadenza della concessione, la definitiva cessazione del servizio.

Le caratteristiche della guidovia

La linea, a binario unico, raggiungeva una lunghezza complessiva di 10.594 metri, con un dislivello di 704 metri ed una pendenza media del 66,5 per mille, massima dell'83 per mille. A scongiurare eventuali incidenti, prima della stazione Serro, a valle, era presente un tronchino di salvamento in salita, da impiegare nel caso si fosse verificata una rottura dei freni.

La guidovia non svolgeva soltanto il servizio di trasporto passeggeri, ma anche merci, trasportando paglia, sabbia e generi alimentari. Durante alcune festività l'impianto risultava attivo anche la notte. Durante l'Anno Santo del 1950 la guidovia fornì il suo massimo contributo trasportando un gran numero di pellegrini al Santuario del monte Figogna, mediante numerosi convogli speciali e trasportando quasi 100 persone per ciascuna motrice, con punte di 3000 persone al giorno durante i giorni festivi.

Un trenino e delle persone

Che cosa resta oggi della guidovia

Oggi resta una bella passeggiata nel verde sui reperti dei binari. Parte in località Gaiazza a Ceranesi e arriva alla Madonna della Guardia: alla partenza e all’arrivo c’è una metà cabina con pannelli informativi.

“Presa diretta” vi racconta la guidovia

Nella puntata di “Presa diretta” racconteremo la guidovia insieme a Patrizia Firpo della Pro Loco di Ceranesi  e alle signore che l’hanno vista e utilizzata, per poi arrivare al Santuario della Madonna della Guardia dove parleremo anche delle passeggiate a cavallo sul percorso verde della guidovia e conosceremo il  nuovo rettore del santuario, don Andrea Robotti, che ricorderà l’pparizione della  Madonna a Benedetto Pareto e ci mostrerà i presepi presenti nella chiesa. E non solo.