Verso il 25 aprile, quando si celebrerà quest'anno il 79esimo anniversario della Liberazione: tante le manifestazioni per non dimenticare previste in Liguria, in un momento in cui c'è confusione sull'interpretazione della Resistenza, e dunque ricordare ha un'importanza ancor più pressante.
Lo spiega a Primocanale Mario Paternostro: "Basta girare per Genova e leggere le targhe delle strade. Nei giardini Marco Dino Rossi a Genova, si legge sulla targa: 1922 data di nascita, 1944 data di morte. 22 anni. Cercando la sua storia, è emblematica: giovane ufficiale dell'esercito, va coi partigiani nella zona di Sanremo dove opera con la divisione Garibaldi, un giorno per una operazione deve raggiungere Mentone. Viene bloccato dai nazifascisti, nonostante le sevizie non rivelerà i nomi dei compagni e quindi viene fucilato, a 22 anni".
La storia di Marco Dino Rossi ricorda che "La maggior parte dei partecipanti della Resistenza erano ragazzi dai 18 ai 25 anni. Questo è emblematico per dire cosa è stato quel periodo e per cominciare - penso soprattutto ai giovani e a quelli che hanno avuto la fortuna di non vivere le guerre - una lettura attenta e indispensabile della Resistenza", spiega Paternostro.
C'è - ed è forte - il timore che la storia venga offuscata, lo conferma Paternostro: "Se noi possiamo dire e fare certe cose, partecipare per esempio a determinati programmi, lo dobbiamo esclusivamente a chi per la possibilità di essere un uomo libero ha sacrificato anche la sua vita. Nel nostro territorio la lotta partigiana è stata molto forte, dura, significativa".
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