VENTIMIGLIA - Convalidato il fermo per Mohammed Alfadel, reo confesso dell'omicidio di un migrante sudanese di 23 anni nella notte tra venerdì e sabato, sotto il cavalcavia di Roverino. L'uomo, anch'egli sudanese ma di 35 anni, ha ucciso la vittima in seguito al presunto furto di un telefonino con diverse coltellate. L'assassino aveva subito attirato l'attenzione degli inquirenti, che si erano insospettiti quando hanno notato una profonda ferita alla mano del sudanese. Dopo un primo interrogatorio, l'uomo era stato subito arrestato. L'autopsia sul corpo della vittima è prevista per domani.
L'uomo poco prima dell'omicidio aveva accoltellato un altro straniero in centro a Ventimiglia, ma solo superficialmente. L'uomo ha poi ammesso i crimini, accompagnando i militari nel capanno dove alloggiava, poco lontana dal luogo dell'omicidio. Qui gli inquirenti hanno trovato indumenti ed oggetti sporchi di sangue.
L'udienza tra Alfadel, assistito dall'avvocato Stefania Abbagnano, ed il gip Anna Bonsignorio è avvenuta in videochiamata. L'uomo ha confermato la responsabilità dell'accaduto, facendo però capire che la sua intenzione non era quella di uccidere. Il giudice ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
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