La Procura di Genova aprirà a breve un fascicolo per minaccia e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento in seguito alle tensioni di giovedì mattina tra operai ex Ilva e forze dell’ordine davanti alla Prefettura di via Roma. Al centro della protesta la paura per la possibile chiusura di una linea produttiva cruciale nello stabilimento di Cornigliano, che metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro. Dopo le parziali rassicurazioni arrivate ieri dal governo e in attesa di nuovi tavoli sindacali, le agitazioni sono al momento sospese.La Digos ha depositato ieri a Palazzo di Giustizia una prima
informativa che ricostruisce minuto per minuto la dinamica degli incidenti.
Il lavoratore rimasto ferito
Secondo gli investigatori, un gruppo di manifestanti ha dato fuoco a pneumatici, lanciandoli poi contro le grate di protezione – le stesse "alari" usate durante il G8 del 2001 – e ha utilizzato un muletto per agganciare un cavo d’acciaio e divellere parte della barriera. Solo l’intervento con lacrimogeni della polizia ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente. Il cavo d’acciaio è stato sequestrato. Sull'operaio rimasto ferito durante gli scontri, la versione della Digos è netta: il lavoratore sarebbe stato colpito di rimbalzo dal bossolo di un lacrimogeno calciato da un altro manifestante, non direttamente dalle forze dell’ordine. Al momento la denuncia della Questura è contro ignoti. Non ci sono nomi di responsabili individuati, ma le identificazioni – anche tramite i filmati delle telecamere – potrebbero arrivare già nelle prossime settimane. Non risultano invece, per ora, denunce o segnalazioni relative ai presidi stradali di Cornigliano e al blocco dell’autostrada di martedì.
Il caso Uilm-Fiom
Un secondo fronte caldo riguarda le tensioni interne al sindacato. Alcuni delegati Uilm hanno denunciato di essere stati aggrediti da esponenti Fiom a margine di un’assemblea in fabbrica, in ritorsione per la mancata adesione della Uilm allo sciopero generale dei metalmeccanici proclamato giovedì scorso. Due sindacalisti sono finiti al pronto soccorso di Villa Scassi con contusioni. La Procura attende di capire se Uilm presenterà formale querela per far partire un’indagine anche su questo episodio.Mentre in fabbrica si cerca di ricucire lo strappo tra sigle sindacali e si attende il prossimo confronto con il governo, la città resta con il fiato sospeso: la vertenza ex Ilva è lontana dall’essere risolta, e gli operai hanno già fatto capire che sono pronti a tornare in piazza se le promesse resteranno solo parole.