"Le foto erano camuffate dai filtri, non mi sono accorto che fosse minorenne". E invece la "ragazza" con cui stava chattando su un noto social network in voga tra gli adolescenti, era una bambina di appena nove anni. La madre si era accorta dello scambio di messaggi con l'uomo e si era rivolta alle forze dell'ordine facendo scattare l'indagine. La Procura di Genova aveva chiesto 7 anni di reclusione per i reati di violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico.
La sentenza
La giudice Carla Pastorini lo ha condannato a 4 anni e 4 mesi avvallando l'ipotesi del reato tenue di violenza sessuale non essendoci stato contatto fisico e considerando che per iscriversi all'applicazione basta un auto dichiarazione in cui si conferma di essere maggiorenni. Oltre alla condanna, all'imputato è stata comminata una multa da 1.400 euro. Il suo avvocato, lette le motivazione della sentenza che arriveranno tra 90 giorni, deciderà se ricorrere in appello o chiedere la riduzione di un sesto della pena.
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