GENOVA - Manifestazione degli abitanti di Oregina, San Teodoro e Lagaccio contro l'ipotesi di una maxi isola ecologica dietro il campo del Lagaccio, contro le funivie per i forti e per dire basta ai fumi delle navi che inquinano l'aria.
L'iniziativa è stata organizzata dal Coordinamento delle Associazioni di Oregina: circa un centinaio di abitati dalle 10 hanno camminato lungo i marciapiedi con tanto di banda musicale tra via Napoli, via Boine, via Bari, largo San Francesco da Paola e via del Lagaccio, per poi arrivare nell'ex caserma Gavoglio.
"Oregina, Lagaccio, San Teodoro sono tre quartieri con gravi problemi - riferisce Sergio Margini, fra gli organizzatori della manifestazione -. Oregina potrebbe subire i disagi e il traffico di mezzi pesanti per l'apertura dell'isola ecologica più grande di Genova tra campi di pallone, hockey e parchi gioco per bambini. Lagaccio rischia di essere oppresso dalla funivia più inutile e costosa d'Italia, gli abitanti di San Teodoro invece sono costretti a respirare i fumi delle navi attraccate in porto".
L'assessore comunale all’Ambiente e Transizione Ecologica Matteo Campora, interpellato sull'isola Ecologica, ha rassicurato: "Non sarà un'attività inquinante né impattante ma invece il più moderno centro di educazione ambientale d'Italia, un'isola del riciclo con tanto di biblioteca e spazio didattico per i bambini, un esempio di economia circolare. Un progetto avviato nel 2017 dopo lo sgombero del centro sociale Terra di Nessuno in accordo con il Municipio Centro Est e tutte le associazioni del territorio, che hanno collaborato con noi, non capisco perché questa protesta fra l'altro fuori tempo massimo".
In linea con Campora è Andrea Carratù, il presidente del Municipio Centro Est, che però sposa anche la richiesta dei manifestanti di creare un'isola ecologica in ogni Municipio per non gravare troppo sul Lagaccio.
Sui fumi delle navi invece Francesco Maresca, assessore al Porto del Comune di Genova ribadisce che dal prossimo anno anche i moli del porto davanti a San Teodoro e Granarolo saranno elettrificati come quelli del ponente e delle riparazioni navali, "servono però anche incentivi fiscali del governo per aiutare le compagnie navali a dotarsi della tecnologia necessaria per usufruire dell'elettrificazione e utilizzare carburanti green con meno zolfo. Per rappresentare i problemi dei cittadini come Comune abbiamo ottenuto di fare parte con Autorità Portuale e Capitaneria di Porto del comitato che ogni due mesi fa il punto su questa transizione ecologica con tanto di report sui dati sulla qualità dell'aria dell'Arpal, l'agenzia regionale per l'Ambiente, dunque capiamo la proteste degli abitanti, ma l'amministrazione comunale è più che mai impegnata nella tutela della salute degli abitanti più esposti ai fumi delle navi".
IL COMMENTO
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