
GENOVA - È allarme cinghiali a Genova. Gli ungulati continuano a essere sempre di più e gli ultimi episodi aumentano la preoccupazione dei cittadini.
Soprattutto, il problema non va sottovalutato: nel 2022 ci sono state 1632 segnalazioni di avvistamenti e l'attività delle guardie venatorie ha permesso la cattura di 103 capi nel centro urbano. Nel 2023 le segnalazioni sono 600 e le catture sono già 102 catture nel centro abitato.
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"Il problema non è di facile risoluzione e non ci ha facilitato negli ultimi 10 anni né il dimezzamento dei cacciatori, che controllavano la proliferazione, né gli accoppiamenti naturali tra cinghiali e maiali, che ad oggi creano nidiate molto più numerose che in passato. Tra le soluzioni c’è quella della sterilizzazione, valutata da Regione e quella della recinzione del perimetro che delimita i boschi dalla città, ma qui a Genova non è praticabile del tutto perché siamo attraversati dai boschi e quindi i punti di contatto con i luoghi abitati sono numerosi. Continueremo a monitorare la situazione e fare tutto il possibile".
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Lo ha detto l'assessore Sergio Gambino rispondendo a tre interrogazioni, presentate dal consigliere Veroli di Vince Genova, Alfonso del Pd e Gandolfo di Liguria al centro, aventi ad oggetto "le misure di contenimento e di tutela dell'incolumità dei cittadini genovesi a fronte del problema dei cinghiali e dei danni provocato in città dagli ungulati".
"Il comune ha poca possibilità di manovra - ha aggiunto l’assessore Francesca Corso - possiamo impegnarci nella manutenzione dei territori e nel controllo dell’igiene, ma per tutto il resto dobbiamo coordinarci con Regione Liguria: per questo abbiamo in programma un incontro la prossima settimana per incanalare le energie nella stessa direzione".
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