GENOVA -Un presidio fisso delle forze dell'ordine nei mesi estivi e chiusure delle aree delle banchine e dei pescherecci per impedire l'ingresso a chi non è autorizzato.
L'associazione Pescatori liguri della Darsena di Genova lancia un allarme per i furti, le rapine, lo spaccio e i danneggiamenti che si verificano fra i pescherecci e le reti a due passi dal Museo del Mare.
Un degrado generalizzato che si acuisce nelle notte, come è accaduto nelle scorse ore, all'alba, fa con un grave accoltellamento fra migranti.
A sporgere denuncia Mario Migone (nella foto), pescatore della cooperativa Boccadasse, e Daniela Borriello, dell'Associazione Pescatori Liguria della Coldiretti: "Chiediamo un presidio di agenti o di militari per garantire un minimo di sicurezza prima che ci scappi il morto" spiega Borriello. Numerose le segnalazioni al numero unico del 112: "Ma raramente arriva una pattuglia e quando arriva è tardi" aggiunge Migone.
Fra le richieste dei pescatori della Darsena anche barriere più alte e cancelli per evitare che persone non autorizzate possano raggiungere le banchine e i pescherecci. "Spesso quando rientriamo all'alba dalla pesca troviamo estranei che dormono o si drogano sulle nostre banchine" racconta avvilito Migone.
IL COMMENTO
Volatilità elettorale e instabilità politica
Politici, uffici stampa e ignoranza. Frattocchie e Camilluccia un ricordo