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Qualcosa si muove per gestire la viabilità nel levante ligure, tra i comuni di Genova e del Golfo Paradiso: questa mattina infatti si è svolto un incontro organizzato da Città Metropolitana con i sindaci dell'area, Anas, la stessa ex provincia e l'assessore ai Trasporti di Genova Matteo Campora con un suo tecnico.

Soddisfazione per i risultati, come racconta in una nota Luca Pastorino, sindaco del Comune di Bogliasco: "Bene oggi l'apertura alla collaborazione da parte dell'assessore ai Trasporti del comune di Genova Matteo Campora che ha mostrato la sua disponibilità a risolvere il problema della viabilità sull'Aurelia che non regge l'urto dell'aumento del traffico anche e soprattutto a causa di alcuni semafori come il primo, subito dopo il confine di Bogliasco, andando verso il centro genovese".

Il problema della viabilità del levante ligure - dove le uniche due direttrici sono la via Aurelia o l'autostrada A12 bersagliata da cantieri e code - è all'ordine del giorno da diverso tempo. Tornato agli onori di cronaca dopo che a inizio luglio la chiusura della galleria Monte Giugo in autostrada per il bus che vi ha preso fuoco ha messo in ginocchio per diversi giorni la via a mare. Ma i problemi arrivano già da prima, poiché gli impianti semaforici dell'Aurelia contribuiscono in modo fondamentale a rallentare un traffico già di per sé intenso.

Sotto la lente sono in particolare il semaforo di ingresso a Genova arrivando da levante, quello all'altezza della Liggia prima di Capolungo, che serve per l'inversione dei bus ma che è stato utile anche per i pedoni dopo la frana avvenuta in mare (era il 2015). Subito a ruota, due semafori gestiscono l'uscita da via Capolungo per chi si muove verso levante o torna verso Genova. Un blocco che spesso obbliga a svariati minuti di attesa mentre nessuno, peraltro, nemmeno attraversa. Il secondo punto che più volte è stato oggetto di malumori è il nuovo semaforo all'altezza della chiesa di San Siro e di via Campostano in via Donato Somma a Nervi: una novità dovuta alla modifica della viabilità del quartiere di Nervi, oggi meglio sincronizzato rispetto ai primi tempi.

Sindaci, ANAS (responsabile solo per la parte di Aurelia fuori dai confini del comune di Genova), Città Metropolitana di Genova si sono lasciati oggi con l'impegno di fare tutte le valutazioni del caso da parte dei tecnici per trovare soluzioni comuni. Un passaggio necessario e invocato per risolvere, una volta per tutte, i problemi di viabilità. Solo questa mattina per esempio, dopo le 9,30 c'erano ancora code tra Bogliasco e Capolungo con il traffico quasi fermo. Senz'altro anche a causa dei sei chilometri di code che si erano creati sull'autostrada tra Recco e Nervi.

GENOVA - Sono entrati armati di pistola e hanno minacciato il proprietario: una tentata rapina con arma è avvenuta nel pomeriggio in via Balbi, vicino alla stazione di Genova piazza Principe. 

Un uomo, il proprietario dell'attività commerciale colpita, la gioielleria Denaro, di fronte a Vico Tacconi, è rimasto ferito dopo che due uomini armati sono entrati nel suo negozio e lo hanno minacciato per avere l’incasso della giornata.

Dalle prime informazioni sembrerebbe che l’uomo, di circa 60 anni, sia stato colpito con il calcio della pistola, probabilmente a salve, alla testa. 

Diversi testimoni raccontano di aver sentito delle urla poi uno sparo: a quel punto avrebbero visto il proprietario uscire dal negozio pieno di sangue in viso e due persone fuggire armati di pistola.

Il colpo sarebbe partito mentre picchiavano il proprietario in fronte con il calcio della pistola. 

La coppia, vestita di scuro, con il volto coperto da una mascherina anticovid, in testa un cappello da baseball e uno zainetto sulle spalle, è scappata via verso piazza della NunziataSembrerebbe che i due non siano riusciti a rubare niente prima di fuggire.

Sul posto oltre al personale sanitario che ha trasportato il 60enne al pronto soccorso dell'ospedale Galliera anche gli agenti di polizia che ora stanno acquisendo le immagini delle telecamere del bar affianco per cercare di rintracciare i due rapinatori. 

Sembra anche che il proprietario della focacceria accanto, insieme al parrucchiere poco distante, abbia provato a fermare i due rapinatori ma sia stato minacciato, anche lui, con la pistola.

"Stavo per fermare il primo, gli ho tagliato la strada - racconta il panettiere -, quando il secondo uomo mi ha puntato la pistola contro e mi ha detto spostati", racconta. Il parrucchiere (in video) conferma: "Non potevo sapere se l'arma fosse vera o no".

"Non mi sembravano due ragazzi, due giovani, secondo me potevano avere tra i 35 e i 40 anni", continua. Molti negozianti della via raccontano che il proprietario della gioielleria lasciava spesso la porta del suo negozio aperta.  

(Notizia in aggiornamento)

SAVONA - Un ciclista di 69 anni è morto in un incidente stradale a Pontinvrea (Savona). La tragedia si è verificata intorno alle 11.30. Secondo quanto ricostruito l'uomo si sarebbe scontrato frontalmente contro un veicolo sulla strada provinciale 50.

Sul posto sono immediatamente intervenute l'automedica, un'ambulanza della Croce Rossa e l'elicottero, ma al loro arrivo l'uomo era già deceduto.

SAVONA - Tragedia sul lavoro a Vado Ligure dove un operaio è morto dopo essere caduto da un ponteggio poco prima delle 15.

Dalle prime informazioni sembrerebbe che l'uomo, di circa 40 anni e di origine albanese, sia caduto per diversi metri dall'impalcatura situata a lato di un palazzo in via di ristrutturazione. 

Sul posto il 118 con ambulanza e automedica, ma per lui non c'è stato nulla da fare. Presenti anche i vigili del fuoco di Savona.

Cordoglio da parte dei sindacati. “Ancora una tragedia in un cantiere edile, ancora una famiglia e i colleghi devono piangere un operaio morto sul lavoro - spiega Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria -. Al di là della dinamica di questo episodio specifico, che sarà accertata dalle indagini, vogliamo ripetere con forza una volta di più (perché evidentemente non è mai abbastanza) che queste morti sono inaccettabili e che gli incidenti sul lavoro continuano a ripetersi nonostante gli appelli della Cisl a intensificare i controlli, soprattutto in condizioni climatiche emergenziali, come il maltempo o il caldo che può causare malori a chi lavora sotto il sole, sui ponteggi” conclude Maestripieri.

 

 

 

 

Angoscia, paura e sgomento questo pomeriggio, intorno alle 17.30, a Ventimiglia quando un rogo, appiccato, pare, in diversi punti lungo il Roya, ha letteralmente invaso di fiamme e fumo parte della città obbligando, per motivi di sicurezza, le forze dell'ordine, a chiudere alcune strade e bloccare il transito dei treni.  Sul posto vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, polizia, municipale e rappresentanti dell'amministrazione comunale.

Quasi certa l'origine dolosa che ha visto, come apripista, l'incendio in località Gianchette poi propagatosi, causa anche il forte vento, sino a Peglia. Alcuni residenti delle zone coinvolte hanno sentito delle esplosioni, riconducibili, probabilmente a bombole di gas presenti lungo il Roja. alle 20.30 le fiamme sono state spente e poco dopo le 22 è terminata la bonifica.