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IMPERIA - Persona dispersa alla foce del Nervia, all'altezza di Camporosso, nell'Imperiese. La notizia si è diramata a metà pomeriggio, quando si sono perse le tracce di un uomo che si trovava in zona. A telefonare al 112 un'altra persona che avrebbe visto quell'uomo vagare vicino al torrente. Scattato l'allarme, è stato immediato l'intervento delle squadre e dell'elicottero dei vigili del fuoco. Proseguono le ricerche.

 



GENOVA -Anna Lucia Cecere, indagata per l'omicidio aggravato di Nada Cella, uccisa a Chiavari il 6 maggio del 1996, potrebbe essere salvata da un contratto di lavoro che attesterebbe che lei 5 minuti dopo il delitto era a lavorare in un'abitazione di un dentista di Sestri Levante. Il medico suo datore di lavoro dopo tanti anni infatti non ricorda se quel giorno la donna si presentò a lavorare puntuale perché lui era nello studio. Ma  Cecere garantisce di sì e avrebbe anche quel contratto che lo proverebbe.

Decisivi potrebbero essere i tempi: Nada è stata uccisa nello studio di via Marsala a Chiavari intorno alle 8.55. Il contratto proverebbe, sino a prova contraria, che Cecere alle 9 era a lavorare in un'abitazione di Sestri Levante.

Da Chiavari a Sestri Levante in scooter, come suggerisce Google Maps, si impiegano 16 minuti. Cecere sarebbe potuta arrivare al lavoro un po' in ritardo senza destare nessun sospetto. Ma a distanza di 27 anni sarà molto difficile provarlo.

Nelle indagini che potrebbero portare al rinvio a giudizio di Cecere per l'omicidio di Nada ci sono due grosse sorprese rispetto agli accertamenti svolti nei 25 anni prima della riapertura del caso grazie alla criminologa Antonella Delfino PesceMarco Soracco all'ora del delitto avrebbe visto Cecere nello studio o lungo le scale del palazzo teatro dell'omicidio. Il commercialista definisce questa ipotesi una fantasia non attinente alla realtà.

Particolare che potrebbe essere avvalorato da un nuovo testimone scovato di recente dagli inquirenti, forse un inquilino non ascoltato 27 anni fa, o che nel frattempo ha cambiato versione.

Un'inquilina, ora deceduta, aveva visto un'ombra scendere dalle scale del terzo piano dove abitava Soracco e sino al secondo dove c'era lo studio, poi il rumore della cricca dell'ufficio che si apriva. Quell'uomo era il commercialista? Per la polizia sì, visto che l'hanno indagato per favoreggiamento.

Stesso reato per la madre Marisa Bacchioni, che in un'intercettazione telefonica dice che Cecere stressava il figlio perché voleva stare e lavorare con lui.

Allora, 27 anni fa, queste parole non sembravano importanti perché l'unico sospettato era il commercialista. Uno dei tanti errori degli inquirenti.

Oggi alla luce dell'avviso di garanzia a Cecere invece quella registrazione acquista grande rilievo.
 
Soracco, per gli inquirenti era amico intimo della presunta assassina, ma lui ha sempre detto e continua a sostenere che era solo una conoscente, mentre la madre nega persino di averla conosciuta. Bugie a prima vista inspiegabili visto che salvando la donna il commercialista ha vissuto per 25 anni sentendosi additare come un presunto assassino. Bugie, per gli inquirenti, che potrebbe essere giustificate con un segreto molto intimo fra Marco Soracco e Anna Lucia Cecere. Un segreto che l'indagata si è portata via, scappando da Chiavari, e rifugiandosi a Boves, in provincia di Cuneo.

GENOVA - Si è chiusa alle 15 l'allerta arancione su tutta la Liguria. Il fronte principale ha abbandonato la regione lasciando solo piccoli danni. Dalla notte scorsa decine e decine gli interventi da parte dei vigili del fuoco e degli uomini della protezione civile per mettere in sicurezza alberi e rami pericolanti, in alcuni casi il forte vento di burrasca che ha sferzato la regione ha fatto anche saltare le linee elettriche di diverse abitazione. Ma il bilancio è positivo. Nessun problema vero lungo tutta la Liguria.

Le mareggiate con onda lunga hanno caratterizzato tutta la costa da Levante a Ponente. Il vento forte è stato uno dei grandi protagonisti della giornata, da una parte ha consentito al nucleo centrale della perturbazione di passare veloce lungo la regione, dall'altra ha creato qualche problema spezzando alberi e rami che hanno bloccato temporaneamente alcune strade dell'entroterra.

"Va comunque tenuta alta l'attenzione - spiega l'assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. L'allerta prosegue infatti gialla fino alla notte nel Levante della Liguria". Lo stesso assessore ha sottolineato come la pioggia caduta omogenea sul territorio è da accogliere positivamente perché consente a una zona, l'Imperiese, di riempire rivi e torrenti da tempo in secca. La zona infatti da tempo vive una condizione di grave severità idrica. 

Da segnalare le raffiche di vento oltre i 100 km/h, i quantitativi di pioggia superiore ai 160millimetri nel Ponente ligure e le temperature minime molto alte lungo la costa, oltre i 20 gradi a Genova e nelle principali città. 

Un'ondata di maltempo che ha colpito tutta l'Europa. La Francia, in allerta rossa, ha subito danni importanti nella zona tra le Alpi, la Provenza e Costa Azzurra. In allerta meteo anche il Piemonte e la Lombardia.      

Primocanale in diretta ha per aggiornato in tv, sul sito e sui social l'andamento della situazione meteo in modo da informare tutti i liguri su quello che stava accadendo e su quali misure di sicurezza sono da adottare.

Due le tipologie di eventi si sono verificate in queste ore di allerta. Le piogge diffuse, previste e cadute soprattutto sul ponente ligure, con un benefico apporto diffuso in molte località di oltre 100 mm (massima alle 13.00 a Verdeggia – IM, con 167 mm/24 ore) su un territorio affetto da grave siccità.

I temporali, che si sono sviluppati in maniera organizzata da ponente a levante, riversando grandi quantitativi di pioggia soprattutto in mare, accesi da raffiche di vento che hanno superato i 160 km/h e aumentato le temperature di 8-10°C nel giro di un paio di ore.
 

L'ALLERTA METEO NEL DETTAGLIO:

  • Zona A (da Ventimiglia a Noli): allerta gialla fino alle 18 di venerdì 20 ottobre.
  • Zona B (da Spotorno a Camogli): nessuna allerta
  • Zona C (da Portofino a Sarzana): allerta gialla fino alle 23.59 di venerdì 20 ottobre.
  • zona D (Val Bormida, entroterra savonese e Valle Stura): nessuna allerta
  • zona E (Valli Scrivia, Trebbia e d'Aveto): allerta gialla fino alle 18 di venerdì 20 ottobre.
 
LA CRONACA DELLA GIORNATA:
 
AGGIORNAMENTO ORE 13.20 - Rimosso il container che aveva bloccato via Bruzzo a Bolzaneto. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area e ripristinata la regolare viabilità della zona.

AGGIORNAMENTO ORE 11.45 - L'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone fa il punto della situazione: "Il fronte principale sta transitando per la regione. Dobbiamo capire quanto durerà la coda con l'allerta gialla. Un residuo resterà fino alla tarda mattinata di domani. L'allerta arancione dovrebbe terminare alle 15. Sul Ponente ligure abbiamo avuto un fronte principale con cumulate importanti e una mareggiata significativa. Abbiamo avuto smottamenti, alberi crollati e interruzione di linee telefoniche. Quando il fronte si è rotto ha iniziato ad accelerare. A Varazze si è formata una tromba marina. Per avere due giornate di allerta così ci avrei messo la firma. Per il Ponente ligure questa pioggia così distribuita è manna dal cielo visto che è in stato di grave severità per la siccità, si tratta di una pioggia che fino ad ora ha fatto più bene che male". 

AGGIORNAMENTO ORE 11.20 - A Genova diversi interventi da parte dei vigili del fuoco in città per la caduta di rami e altri oggetti per via del forte vento. Via Bruzzo a Bolzaneto è stata chiusa al traffico per la caduta di un container di un vicino deposito. Sul posto gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco. Anche via San Geminiano è momentaneamente chiusa al traffico per permettere ai vigili del fuoco di tagliare e rimuovere un albero caduto sulla carreggiata. La strada è stata riaperta intorno alle 11.50. 

AGGIORNAMENTO ORE 11 - Nelle ultime ore precipitazioni a carattere di rovescio moderato o localmente forte hanno interessato le zone interne di Ponente, concentrandosi in particolare sui rilievi per effetto dei forti venti meridionali e determinando cumulate puntuali elevate: 9 mm in 5 minuti a Rocchetta Nervina, 12.6 mm in 15 minuti a Onzo – Ponterotto, 20.2 mm in un’ora a Urbe. Cumulata massima nelle ultime 24 ore ancora a Pieve di Teco, dove sono caduti 160 mm. Le piogge delle ultime sei ore hanno portato a innalzamenti di livello idrometrico dei maggiori corsi d'acqua del Ponente dove sono transitati (Roya, Nervia, Argentina) o in transito (Centa e affluenti) picchi di piena associati a portate ampiamente contenute in alveo. Le piogge delle ultime tre ore stanno portando a nuovi incrementi di livello sugli stessi corsi d'acqua attualmente osservabili sulle sezioni montane e in propagazione verso valle; non si attendono criticità associate a tali deflussi. Venti meridionali di intensità fino a burrasca forte o localmente tempesta sui rilievi continuano a interessare tutta la regione e nelle ultime ore si sono estesi anche al Savonese determinando un brusco aumento delle temperature. Attualmente si registrano valori fino a 23 gradi sulla costa tra Savona e La Spezia. Moto ondoso in ulteriore aumento fino agitato (altezza significativa di 2.6 metri alla boa di Capo Mele).

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 - il fronte principale del maltempo attraversa la regione da Ponente a Levante. Forte raffiche di vento a Genova e sulle alture della città. 

AGGIORMAMENTO ORE 9 - Altro interventi dei vigili del fuoco sulla SS582 Del Colle di San Bernardo a causa di una frana che si è verificata prima dell'incrocio con Zuccarello in direzione dell'incrocio con Borgo Ponte e la SS28 Del Colle di Nava.

AGGIORNAMENTO ORE 8.30 - Vigili del fuoco dell'Imperiese e del Savonese al lavoro nella prima mattinata per rimuovere alberi e rami caduti lungo le strade provinciali. Non risultano tratti interrotti. Nel savonese i comuni maggiormente interessati da interventi sono stati Sassello, Celle Ligure, Varazze, Albisola. A Genova un ramo è caduto sul tetto di un capannone in via delle Gavette a Val Bisagno. 

AGGIORNAMENTO ORE 8 - "È stata una notte di lavoro importante, abbiamo avuto cumuli significativi in buona parte dell'estremo Ponente ligure - spiega l'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone -. Il fronte è li che deve ancora passare e rimarrà per un certo periodo di tempo sulla nostra regione, almeno fino alla parte centrale della mattinata. Intorno a mezzogiorno è previsto il passaggio del fronte principale. Nel Levante ligure l'allerta dopo le 15 passa al livello giallo. Ricordo che la Francia ha emesso un'allerta rossa. Raccomando a tutti grande prudenza. Nel corso della mattinata faremo il punto sulla situazione e ci sarà una nuova valutazione del quadro meteo".

AGGIORNAMENTO ORE 7 - Problemi alla circolazione ferroviaria lungo la Cuneo-Ventimiglia. La circolazione nel tratto Ventimiglia e Limone risulta interrotta in diversi punti a causa di frane e smottamenti che si sono verificati nel territorio francese. Il Levante francese è in allerta rossa meteo.

AGGIORNAMENTO ORE 6 - Venti forti sulla regione nelle ultime ore con raffiche fino a 150 km/h sulle alture di Ronco Scrivia, 124 km/h a Casoni di Suvero, 120 km/h sulle alture di Sori. Sono possibili ulteriori rinforzi della ventilazione nel corso della mattinata. Mare molto mosso in tutta la regione, in ulteriore aumento, con onda significativa – registrata alle ore 4 - di 2,20 metri alla Boa di Capo Mele. Precipitazioni che hanno interessato Imperiese ed entroterra Savonese; le cumulate orarie maggiori sono state a Pigna con 41,8 mm e a Sassello con 40 mm. Incremento del livello idrometrico di alcuni corsi d’acqua: il fiume Nervia a Isolabona si è alzato di 1,5 metri, il Bormida di Spigno a Ferrania alzato di 1,39 metri, lì Argentina a Montalto Ligure di 2,22 metri.

Temperature nella notte molto alte lungo la costa con la minima che non è scesa sotto i 20 gradi. A Levanto 23,5 gradi alle 6, alla Spezia 22,8, a Portovenere 22.5, a Castelnuovo Magra 22.5, a Genova 22 gradi, Camogli e Alassio 22,6 gradi, Sanremo, 21.6, Savona 21,8. Caldo anche nell'entroterra: a Pigna 20,5 gradi, e Onzo 22,4 gradi. Grande sbalzo termico a Cairo Montenotte e Roccavignale con le minime arrivare a 10,8 e 10 gradi. 

Vigili del fuoco al lavoro tra Borzonasca e Santo Stefano d'Aveto per la caduta di alcuni grossi alberi lungo la strada. Un lungo intervento per rimuovere gli arbusti e liberare la carreggiata dalla presenza degli alberi crollati a causa del forte vento. Intervento per alberi caduti anche in val Trebbia tra Rovegno e Torriglia. Anche in questo caso manto stradale liberato dai vigili del fuoco.  

 

 

 

LE PREVISIONI METEO:

VENERDI’ 20 OTTOBRE: Un intenso sistema frontale attraversa la Liguria a partire da Ponente con precipitazioni diffuse di intensità fino a molto forte e cumulate elevate in particolare a ridosso dei rilievi. Alta probabilità di temporali forti, organizzati e persistenti anche associati a colpi di vento con possibili raffiche oltre 100 km/h. Venti meridionali fino a burrasca forte con raffiche oltre 80-90 km/h su costa e oltre 120-140 km/h sui rilievi. Mare in aumento fino agitato o molto agitato per onda formata da Sud/Sudovest con mareggiate anche intense.

SABATO 21 OTTOBRE: Un flusso umido dai quadranti meridionali mantiene condizioni di instabilità con precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale in particolare su C, con cumulate significative. Bassa probabilità di temporali forti con possibili allagamenti localizzati e danni puntuali per isolate raffiche di vento/trombe d'aria, grandine e fulmini, piccoli smottamenti. Venti forti (50- 60 km/h) meridionali su A, rafficati specie su capi, localmente forti altrove. Mare localmente agitato su A, residue mareggiate di libeccio su parte orientale di B e C.

STELLA - "Strumentalizzare Pertini, come nel caso dell'ultimo vostro consiglio comunale, buttandolo dentro una lotta partitica tra destra e sinistra mi fa solo rabbrividire perchè non rende davvero omaggio al nostro concittadino Presidente di tutti, perchè Pertini è stato nel suo settennato il Presidente di tutti gli italiani e lo ha dimostrato con la sua vicinanza al popolo e con le sue continue scorribande verbali contro i politicanti che si trovavano alla Camera e al Senato". Così Andrea Castellini, sindaco di Stella (Savona), dove Sandro Pertini è nato ed è sepolto, in una lettera aperta al sindaco di Lucca Mario Pardini dopo le polemiche per la mancata intitolazione di una via o una piazza all'ex Capo dello Stato.

"La scusante della nuova commissione, dal mio modesto punto di vista - aggiunge - non è sufficiente come giustificazione, laddove immagino sapessi benissimo che l'opposizione ne avrebbe creato un caso di Stato", "Intitolare una via, una scuola, una piazza a Sandro Pertini - afferma sempre Castellini - è un preservare la memoria di uno degli uomini che ha fatto la storia del XX secolo e che ha anche sacrificato la sua gioventù per l'idea di libertà e di democrazia che oggi non insegniamo davvero come si deve alle nuove generazioni". Castellini coglie quindi l'occasione per invitare Pardini e la sua "maggioranza e opposizione qui a Stella" dove è "nato, vissuto in parte e oggi sepolto il Presidente Pertini. Spero di ricevere da tutto il consiglio comunale di Lucca una risposta positiva a questo invito ufficiale in modo che possiate toccare con mano chi era davvero il Presidente Pertini".

GENOVA - Sarà un processo lampo quello che vede imputato Filippo Giribaldi (foto), il portuale ed esponente del movimento No vax di 42 anni che il 25 aprile ha ucciso con un colpo di pistola in strada a Genova il rivale Manuel Di Palo, ex esponente di CasaPound. Oggi il pm Eugenia Menichetti e i difensori Chiara Antola e Paolo Scovazzi hanno rinunciato a sentire tutti i testimoni.

L'udienza è così partita subito con l'esame dell'imputato che ha ripercorso quanto successo quel giorno e nelle settimane precedenti. "La mia amica mi diceva che Di Paolo e il suo amico si erano impadroniti della sua casa - ha spiegato il portuale ai giudici della corte d'assise - al punto che si attaccavano al citofono a qualsiasi ora. Prendevano a calci la porta di casa finché lei non apriva. Per loro era consuetudine andare comprare dosi e poi andare da lei dove veniva usata".

"A me lo diceva - ha proseguito Giribaldi - non so se era intimorita e non diceva nulla a loro. A me quel giorno lo disse che la preoccupava l'arrivo dei due da lì a poco. Lei li ospitava, per avere le dosi era arrivata a scambiare il suo corpo. E non era più libera di fare quello che voleva". "Venivo da sei giorni in cui non dormivo e andavo avanti a consumare crack. La mia amica mi chiamò una seconda volta prima che andassi da lei e c'erano i due. Le dissi di mettere a viva voce e dissi a Di Palo di lasciarci liberi un'ora. Lui disse 'ok ma prima dobbiamo parlare'.

La cosa mi preoccupò e allora andai a prendere la pistola, presi il coltello, misi i guanti e le noccoliere. Non sapevo quanti fossero - ha continuato Giribaldi -. In questi mesi maturato senso di pentimento quotidiano. Ho distrutto una vita, ho distrutto la mia vita per colpa della droga", ha concluso. La prossima udienza è prevista per il 10 novembre quando parlerà un amico di Giribaldi. Poi a dicembre sono previste le discussioni e la sentenza".