
Si complica ulteriormente il progetto dello skymetro per la val Bisagno. A Roma il confronto tra il Comune di Genova e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha praticamente chiuso la strada allo sviluppo del progetto. Il ministero ha ribadito il no alla proroga, il Comune di Genova risponde che l'opera non è cantierabile entro la data del 31 dicembre 2025.
Il ministero ha infatti ribadito "l’importanza di proseguire con l’iter per la realizzazione del progetto Skymetro in Valbisagno, rispettando i tempi previsti dal cronoprogramma. Durante il colloquio, è stato sottolineato che i 398 milioni di euro stanziati sono vincolati esclusivamente a questo specifico intervento e non possono essere destinati ad altre opere". La data ultima è quella di fine anno, termine ultimo per l'aggiudicazione dei lavori.
A stretto giro però arriva la risposta del Comune che fa capire che non ci sono i tempi tecnici per rispettare quella data: "Come era chiaro anche alla precedente amministrazione, che infatti aveva richiesto al Ministero la proroga dei termini, il progetto Skymetro non è cantierabile entro il 31 dicembre 2025 - spiegano in una nota il vicesindaco del Comune di Genova Alessandro Terrile e l'assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante - non è infatti possibile procedere in tempi utili con le rilevanti modifiche progettuali richieste dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e reperire le risorse – ad oggi non stanziate – per la demolizione della scuola Firpo, l'acquisto dell'area e la realizzazione di un edificio scolastico sostitutivo".
Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture conferma che le modifiche al progetto porterebbero alla "conseguente riassegnazione delle risorse a progetti alternativi a livello nazionale". Il Comune di Genova risponde che "la posizione del Ministero comunicata oggi – aggiungono il vicesindaco Terrile e l’assessore Ferrante – dimostra che, nonostante i ripetuti annunci, la precedente amministrazione comunale non è stata in grado di utilizzare le risorse ottenute, perdendosi in oltre tre anni di progettazioni non realizzabili, cagionando un potenziale e concreto danno erariale di 19 milioni di euro. Nonostante il fallimento del centrodestra, continueremo a confrontarci con tutte le istituzioni per dotare la Val Bisagno di un sistema di trasporto rapido, sostenibile e compatibile con il paesaggio per garantire a tutti gli abitanti della vallata il diritto alla mobilità".
Sul tema è intervenuta l'ex assessore al Commercio Paola Bordilli, che risponde nel assessore Massimo Ferrante. "Siamo ormai al paradosso: chi oggi governa tenta di scaricare le proprie responsabilità su chi ha lavorato per dare un futuro alla mobilità della Val Bisagno. Ma è bene ribadirlo con chiarezza. Il potenziale danno erariale non è imputabile a chi ha disposto un progetto, se questo è tecnicamente realizzabile - commenta la capogruppo della Lega in Comune a Genova Paola Bordilli -. Al contrario, il vero danno lo cagiona chi, per mera scelta ideologica, decide arbitrariamente di non realizzarlo, lasciando risorse ferme e disattendendo gli obiettivi previsti. Il progetto Skymetro presentato dalla precedente amministrazione era concreto, fattibile e sostenuto da finanziamenti già assegnati. Dire oggi che in tre anni si sarebbe perso tempo è non solo falso, ma anche ingeneroso verso i tecnici e i professionisti che vi hanno lavorato. Se davvero si vuole tutelare l’interesse pubblico, si abbia il coraggio di portare avanti ciò che è stato progettato, invece di affossare tutto per pregiudizio politico".
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IL COMMENTO
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