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Un messaggio di impegno e responsabilità, ma anche un invito a tutti i coetanei
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Giovani che si dedicano al volontariato presso gli ospedali, i centri anziani e le pubbliche assistenze, questo è stato il tema centrale nella puntata del martedì sera di Tiziana & Cirone.

Come ospiti sono stati invitati alcuni giovani volontari di Genova desiderosi di lanciare un messaggio ai loro coetanei e non solo, incoraggiandoli a prendere parte a queste iniziative e a collaborare per rallegrare le vite delle altre persone.

Matteo Cerchiaro è un ragazzo di 25anni e racconta di come si sia convinto che fare volontariato potesse essere un valore aggiunto nella sua vita.

Il suo primo approccio a questa attività lo ha avuto ai tempi del liceo, grazie ad un compagno di classe che lo ha invitato a un mercatino di giocattoli la cui vendita era 

Successivamente gli è stato proposto di andare come volontario presso un istituto per anziani, per fare assistenza e tenere compagnia.

"Inizialmente ero titubante, non avevo mai avuto modo di confrontarmi con questo tipo di realtà, ma in poco tempo mi sono appassionato e mi sono reso conto che era del tempo speso bene e necessario sia per la mia vita che per quella degli anziani" dice Matteo Cerchiaro.

"Sono entrata in Croce verde perché avevo promesso al mio migliore amico che prima o avrei cominciato anch'io, come lui, a fare volontariato. Qualche anno fa è venuto a mancare e io ho mantenuto la promessa. Ho perso un amico ma ne ho trovati tanti altri" dice Alessia Casareto.

Nel servizio civile si svolgono servizi ordinari e urgenze, sono 25 ore a settimana con uno stipendio di circa 430 euro, un contributo che può essere utile come avvio nel mondo del lavoro o se sei studente e allo stesso tempo vuoi contribuire e fare qualcosa di concreto per la società.

"Al di là dello stipendio, è un'esperienza che lascia un bagaglio culturale, è rilevante a livello curriculare e ti permette di entrare i contatto con tante persone. Hai un ruolo di responsabilità non indifferente perché siamo divisi in turni e dobbiamo porre in ogni occasione un certo grado di accortezza nei confronti del prossimo - continua Giulia Depetris, volontaria croce bianca genovese - lo slogan del servizio civile è "una scelta consapevole" e nel mio caso lo è stata".

La volontaria AVO Teresa Bendin collabora con il Gaslini da ormai 6 anni e anche se gli ultimi due anni di pandemia hanno purtroppo ostacolato il lavoro, questo non la ha mai fermata.

Teresa si occupa di sostenere i bambini e le famiglie in difficoltà durante il periodo di degenza in ospedale. Un periodo complicato e complesso perché talvolta i bambini provengono anche da altre regioni e questo significa rimanere lontani dalla propria famiglia per mesi.

La volontaria racconta di svolgere il servizio il sabato, l'associazione di cui fa parte è composta da persone perlopiù anziane che avrebbero desiderato tanto avere dei nipoti e che, così facendo, riescono a coronare il loro sogno da nonni donando allo stesso tempo, affetto e amore ai bambini ricoverati.

"La mia prima esperienza è stata con Gabriele di 3 anni - racconta Teresa - non mi dimenticherò mai quel bambino che purtroppo è venuto a mancare per un brutto male. È stata senza dubbio un'esperienza forte, che mi ha segnata, ma grazie a lui mi sono resa conto di quanto sia importante fare volontariato e di quanto sia appagante vederli sorridere in momenti così tristi. Gabriele anche se stava male non smetteva mai di sorridere".

L'invito ad entrare a far parte di questa realtà, a volte dimenticata, è rivolto a tutti ma soprattutto ai loro giovani coetanei perché fare del bene ti fa stare bene.

(Foto d'archivio)