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Nell'incidente perse la vita la giovane genovese Francesca Bonello
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Inizia in Spagna il processo per accertare le responsabilità del tragico incidente del bus che trasportava 13 studentesse Erasmus tra cui una genovese. Erano sei anni fa, il 20 marzo del 2016, quando sull’autostrada spagnola un pullman con a bordo 57 studenti di ritorno da Valencia verso Barcellona si schiantò contro un guardrail: morirono 13 studentesse tra i 18 e i 25 anni, tra loro sette erano italiane, una era genovese, la 23enne Francesca Bonello.

Ancora non è stato riconosciuto un responsabile anche se, dopo tre diversi momenti di dibattimento, si è arrivati nel settembre 2020 alla chiusura della fase istruttoria e al rinvio a giudizio dell'autista del pullman. Santiago Rodriguez Jimenez, questo il nome dell'uomo sessantenne che era alla guida del bus: su di lui pende l'accusa di omicidio colposo. Ma prima di questo risultato, ottenuto anche grazie alla grande tenacia dei genitori delle vittime, per tre volte il caso ha rischiato l'archiviazione: nel 2016, nel 2017 e nel 2019.

A giorni l'inizio del dibattimento, nel tribunale della piccola cittadina di Tortosa, nella comunità autonoma della Catalogna. Come si apprende dal Secolo XIX, i parenti delle vittime italiane hanno ricevuto alcuni giorni fa la notifica ma ancora non è possibile conoscere la data esatta dell'inizio del dibattimento.

A metà marzo a Genova è stata svelata una targa con la scritta "Per ricordare e perché non succeda mai più" durante la cerimonia per Francesca Bonello, ed è stato piantato un albero, un cedro, in suo ricordo e in memoria delle altre 12 vittime, compagne di Francesca, di cui sette italiane. A sei anni dalla loro scomparsa, nessuno le ha dimenticate. Targa e albero si trovano nel parco di Villa Gruber De Mari, vicino alla casa dove abitava Francesca. 

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