Attualità

Torna alla homepage
Il Comune ha incontrato le sigle sindacali: rassicurazioni sul pagamento dei fornitori e degli stipendi di novembre. Il 24 novembre è in programma l'assemble dei soci
2 minuti e 33 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Giornata di incontri tra il Comune di Genova e i sindacati sul futuro di Amt. Al centro la questione realativa al piano di rientro previsto dall'azienda di trasporto pubblico di Genova e della realativa area metropolitana. Nella riunione a cui hanno preso parte i sindacati, la sindaca Silvia Salis, l'assessore al Bilancio Alessandro Terrile è stato fatto il punto sulla questione relativa al piano di rientro di Amt. L'obiettivo trovare un equlibrio di bilancio già a partire dal 2026 con la necessità di rinegoziare i contratti di servizio con i fornitori, un piano che dovrebbe avere una durata di circa cinque anni.  

La situazione 

Edgardo Fano, segretario regionale Faisa Cisal: "Il problema ha una dimensione tale che per trovare una soluzione fattiva necessità l'intervento sia del Comune di Genova, che di Città Metropolitana che di Regione Liguria. Non esiste un ente che rimanre escluso da questa partita, serve il coinvolgimento di tutte le istituzioni competenti". Più volte il presidente di Regione Liguria Marco Bucci ha rassicurato sull'intenzione di voler entrare nella partita Amt. "Appena il Comune di Genova dà l'ok, entriamo immediatamente". Nella giornata di giovedì i sindacati hanno incontrato l'esperto nominato dalla Camera di Commercio per gestire la composizione negoziale della crisi. Si tratta del commercialista romano Giovanni Mottura che in passato si è occupato anche della gestione di Atac.

La questione economica

"Ci sono due problemi - spiega Andrea Gamba, segretario Filt Cgil Genova - il primo è la ricerca di liquidità per chiudere la composizione negoziale della crisi: da quanto spiegato dal Comune servono 42 milioni di liquidità. Per novembre è stato garantito il pagamento dei fornitori e degli stipendi dei lavoratori, si sta giò lavorando per dicembre. Poi c'è l'altro aspetto che riguarda il piano di risamento che prevede recupero di circa 9,5 milioni dalle nuove tariffe e altri 55 milioni dalla rivisitazione dei contratti di servizio da Città Metropolitana, i Comuni e anche dalla Regione".

Le prossime tappe

Il 17 novembre i sindacati incontreranno la Regione ma rischia di essere già troppo tardi, per questo chiedono di anticipare i tempi. Poi il 24 novembre è in programma l'assemble dei soci e il 28 l'omologa del piano. L'omologazione è l'atto con cui un'autorità giudiziaria (il Tribunale) convalida formalmente l'accordo raggiunto tra le parti, rendendolo ufficialmente efficace e vincolante per tutti. 

I disservizi

Antonio Vella, segretario regionale Fit Cisl Liguria: "E' chiaro che da gennaio speriamo ci sia l'intervento della Regione. Oggi stiamo vedendo una serie di disservizi: i mezzi sono vecchi e mancano i pezzi di ricambio. A questo si aggiunge la mancanza degli autisti visto che al momento vista la situazione non si può fare il turnover". 

"Mottura ha sentito i fornitori di Amt per rassicurarli - spiega Gabriele Salvatori, segretario regionale Uiltrasporti - saranno venti giorni importanti, la situaizione è delicata. Per quanti riguarda i fornitori ci è stato detto che per novembre non dovrebbero esserci problemi, l'unico riguardava la Glover che si occupa in ambito provinciale di azioni quali la manovra dei bus e la pulizia ma ieri è stato garantito l'arrivo degli stipendi anche per loro".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook