L'attacco della notte scorsa alla Global Sumud Flotilla non è passato inosservato in Liguria. Questa sera i cittadini sono scesi nuovamente in piazza per protestare contro le minacce di Israele. Doppio appuntamento: il primo di fronte alla Prefettura, trainato inizialmente dalla Cgil, il secondo alle 19 in piazza De Ferrari. A Genova migliaia di persone si sono ritrovate sotto la sede del prefetto.
Venerdì sera una nuova fiaccolata per Gaza
Una nuova grande mobilitazione per il capoluogo, una fiaccolata "dove sventolino solo bandiere palestinesi" e che porti in piazza "100-150 mila persone" è stata indetta per venerdì sera con partenza ancora una volta dalla sede di Music for Peace. A lanciarla è stato a nome di tutte le sigle che sostengano la mobilitazione Stefano Rebora, dopo l'incontro in serata in Prefettura. "Ognuno di noi deve fare la propria parte - ha detto Rebora - e invitare gli altri a partecipare, perché se siamo così tanti blocchiamo la città senza bisogno di alcuna violenza". Il presidio sotto la prefettura genobvese si è trasformato in un corteo che ha raggiunto piazza de Ferrari.
La lunga riunione nella sede di Music for Peace
Dopo una lunga riunione nel pomeriggio nella sede di Music for Peace, la decisione è arrivata intorno alle 15. In piazza è tornata la Cgil insieme alla parte della rete di sigle e associazioni che sta sostenendo la missione umanitaria navale e, soprattutto, la difesa del popolo palestinese oramai allo stremo nella Striscia di Gaza.
La presa di posizione della Cgil
"Noi vogliamo consentire che la Flotilla arrivi a Gaza e possa portare gli aiuti" spiega a Primocanale Igor Magni, segretario generale della Camera del Lavoro di Genova. "Noi vogliamo che si riesca ad aprire un corridoio umanitario per consentire ai palestinesi di non rischiare più la vita ogni giorno, inoltre crediamo che si debbano dare vere sanzioni a Israele" ha aggiunto Magni. Una delegazione delle associazioni che a fine agosto a Genova si sono mobilitate nella raccolta di aiuti alla popolazione di Gaza e avevano accompagnato la partenza da Genova di alcune barche dirette in Sicilia (tra queste Music for peace, Cgil, Calp, Usb, Anpi) è salita in Prefettura per ribadire la richiesta al governo italiano attivarsi in tutte le sedi "per arrivare a uno stop al genocidio dei civili a Gaza e per apertura di un corridoio umanitario che faccia arrivare gli aiuti alla popolazione, oltre a garantire la sicurezza degli equipaggi della Flotilla".
L'attacco alla Global Sumud Flotilla
La drammatica denuncia attorno all'1 e 45 è stata lanciata dagli equipaggi che hanno vissuto una notte di paura. Alcune imbarcazioni fra cui quelle dei parlamentari italiani sarebbero state danneggiate dopo essere state colpite "da ordigni e gas urticanti”. Prese di mira soprattutto le imbarcazioni in coda alla spedizione. I pacifisti di decine di nazioni di ogni parte del mondo che fanno parte della Flotilla hanno subito chiesto l'intervento dei governi per bloccare l'attacco, garantire la sicurezza di equipaggi e barche. Dalle prime indiscrezioni sarebbero 6 delle 43 imbarcazioni in navigazione a essere state colpite e danneggiate.
Da Roma l'annuncio degli studenti: "Bloccheremo tutte le università"
"Lo sciopero generale di lunedì è stato solo l'inizio. Vogliamo occupare tutte le scuole e le università di Roma e del paese". Lo hanno detto gli studenti universitari Cambiare rotta nel corso della conferenza Stampa a Montecitorio, indetta dal Global Movement to Gaza Italia. "Siamo neri", aggiungono gli studenti annunciando: "bloccheremo tutte le facoltà di ogni università se necessario. Meloni dimettiti".
Manifestanti di fronte alla Prefettura di Genova
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