Si sono conosciuti a Genova attraverso un'amica comune, lei ucraina di Kherson, lui genovese gestore di un benzinaio di via Somma, a Nervi, ora sono una coppia affiatata che cerca di dare una mano agli ucraini sotto l'attacco dei russi.
Così l'uomo, Fabrizio, nel tempo libero fa il corriere e gira con la sua auto le farmacie di Genova per raccogliere i farmaci "sospesi" che i genovesi comprano affinché vengano inviati in Ucraina.
Lei, che lavora, passa le giornate con la paura addosso, in continuo contatto con i familiari rimasti lì, a Kherson, nella città martoriata dalla guerra.
Abbiamo incontrato la coppia davanti alla chiesa di Santo Stefano di Genova, punto d'incontro della comunità ucraina, dove l'uomo ha portato il terzo carico di medicinali pronti per essere inviati in Ucraina. "E' un bel modo per sentirsi utili in una tragedia che nessuno poteva mai immaginare di vivere" racconta l'uomo.
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