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"Perché il ricordo parte da loro, devono capire e imparare che cosa è successo in quegli anni, il trauma per generazioni intere di italiani" ha detto la ministra alla disabilità Alessandra Locatelli
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GENOVA - Ha preso il microfono è si è spostata verso le classi di quinta elementare in prima fila la ministra alla disabilità Alessandra Locatelli. "Voglio parlare a loro" ha detto dopo aver preso la parola durante la presentazione del treno del ricordo, la fila di vagoni che girano per l'Italia portando tra le carrozze il ricordo delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata e che oggi ha fatto tappa a Genova, al binario 11 della stazione di Piazza Principe.

"Perché il ricordo parte da loro, devono capire e imparare che cosa è successo in quegli anni, il trauma per generazioni intere di italiani" ha aggiunto la ministra. "Le tappe del treno della memoria ci permettono di coltivare questo ricordo importante di una storia poco raccontata. Un percorso straziante che il nostro paese ha vissuto e i giovani, con questo treno, possono scoprirla insieme a dei valori che sono fondamentali".

Il Treno del Ricordo è un treno storico messo a disposizione da Fondazione FS Italiane proprio per il progetto ministeriale. "Spero che sia anche un monito per accantonare l'odio e pensare a un futuro che non sia fatto di aspetti così drammatici e dolorosi anche di odio nei confronti degli altri", continua Locatelli.

Durante il suo intervento ha inoltre invitato a "non deumanizzare più", rispondendo anche ai giornalisti che chiedevano se questo stia accadendo anche in Medio Oriente. "In tutto, sto parlando in generale della vita quotidiana, penso che si debba partire dalle azioni e dagli atteggiamenti verso gli altri, ecco perché mi rivolgevo soprattutto ai bambini: - afferma - ogni giorno con il proprio compagno, la propria famiglia, bisogna generare azioni positive, senza coltivare l'odio, indipendentemente dalle cose più grandi di noi, dagli eventi enormi che ci hanno travolto nella storia e che tuttora ci travolgono alle porte d'Europa. Nel nostro quotidiano, le nostre azioni, a partire dai piccoli, devono essere più di amore, più di pazienza, di rispetto e di mediazione".

All'interno una mostra multimediale che coinvolge molti vagoni proprio per raccontare gli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia e il loro esodo. Per tutti i visitatori l'orario di visita  è dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso 17:30), con una pausa dalle 10.30 alle 12.30 per lo svolgimento della cerimonia di inaugurazione.

La visita, gratuita, ha la durata di circa 20 minuti e viene effettuata in gruppi di 25 persone con accesso scaglionato ogni 10-15 minuti.

Il treno tornerà in Liguria il 20 febbraio, alla Spezia. Dopo la tappa a Genova continuerà con Ancona (17 febbraio), Bologna (18 febbraio), Parma (19 febbraio), Firenze (22 febbraio), Roma (24 febbraio) e Napoli (25 febbraio) per concludere il suo viaggio il 27 febbraio, nella stazione di Taranto.