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Arrivano anche tanti anziani che aiutando figli e nipoti non riescono poi ad arrivare alla fine del mese
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GENOVA - Ci sono anche una sessantina di bambini ogni giorno alla mensa di via delle Fontane gestita dalla comunità di Sant'Egidio. La denuncia arriva da don Maurizio Scala durante la puntata di 'People'.

"Questa è la novità più di rilievo - spiega don Maurizio - prima della pandemia venivano ogni giorno alla messa, ovviamente accompagnati dei familiari, 5 minori sotto i 10 anni oggi non sono mai meno di 50-60 al giorno e questo dà l’idea di una povertà che cambia: noi la mensa l’avevamo pensata prevalentemente per le persone di strada, per chi aveva perso il lavoro o stranieri che hanno non ho più permesso di soggiorno oggi invece il numero e le tipologie sono aumentate".

"La povertà è in aumento e colpisce soprattutto gli anziani, le famiglie con figli e chi ha un lavoro precario".

"Alla mensa oggi vengono tantissime famiglie con minori e questo è un dato molto preoccupante - sottolinea - ma vengono anche tanti anziani che prima non venivano e che oggi non riescono ad arrivare a fine mese a causa dell'aumento delle bollette, del costo della vita, dell'inflazione perchè quello che ieri era sufficiente per vivere oggi non lo è più anche se uno il lavoro e la casa ce l'ha".

In 800 ogni giorno alla mensa di S.Egidio. "Aiutateci o tra 3 mesi chiuderemo"

I dati più recenti di Istat, Caritas e Censis hanno fotografato, ciascuno con i propri metodi, lo stesso triste scenario: cinque milioni e seicentomila poveri, poco meno del 10% della popolazione nazionale, di questi un milione e trecentomila minori con particolari fragilità nella fascia tra i 4 e i 6 anni e nel Centro-Sud del Paese. Per questo Sant'Egidio ha chiesto al Governo una maggiore attenzione per i bambini per combattere la povertà culturale effetto della povertà economica, l 13% della popolazione in età scolare, a livello nazionale, abbandona o comunque è a rischio di non completare i cicli dell’obbligo.

Nel 2022 il 13,4% dei bambini e dei ragazzi che vivono in Italia si è trovato in povertà assoluta. Si tratta della condizione in cui una famiglia non può permettersi un paniere di spese considerato essenziale per mantenere uno standard di vita minimamente accettabile.

Parliamo di oltre un milione di persone con meno di 18 anni. Una cifra in crescita. Sempre secondo l'Istat i più piccoli sono la fascia maggiormente in difficoltà. Tra 0 e 3 anni si raggiunge l’incidenza massima: il 14,7% dei bambini più piccoli vive in povertà assoluta. La quota supera il 14% anche tra i 4 e i 6 anni (14,3%), ed è poco inferiore in quella successiva (13,6% tra 7 e 13 anni). Sopra la media anche gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni (11,7%). Nella fascia d’età tra 0 e 3 anni i livelli di povertà assoluta registrati nell’Italia centro-settentrionale siano molto elevati, superando in entrambi i casi il 15%.

In tutte le altre fasce d’età, e nella media della popolazione minorile, è invece il mezzogiorno a mostrare le maggiori criticità.

Oltre alle famiglie con figli piccoli alla mensa arrivano molti anziani che hanno una casa e la pensione ma aiutano i figli o i nipoti in difficoltà e quindi si ritrovano a non riuscire ad affrontare le spese per il mangiare.

Per info www.santegidioliguria.org oppure 010 2468712

Riguarda la puntata di 'People' 

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