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Una destinazione "ingiustificatamente distante, 1.245 chilometri dalla nostra posizione corrente", ha scritto l'Ong su Twitter. Si attendono comunicazioni ufficiali
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GENOVA - Ancora una volta è stato assegnato alla Geo Barents, la nave dell'Ong Medici Senza Frontiere, il porto della città di Genova come porto per lo sbarco dei migranti salvati in mare. 

Nella serata di ieri la nave di ricerca e soccorso ha portato in salvo 36 uomini, trovati su di una imbarcazione di vetroresina al largo delle coste Libiche. Poco dopo è arrivata la notizia a bordo del Vessel norvegese, che ha fatto rotta verso la Liguria. La Ong sui suoi social ha lamentato la troppa distanza del porto genovese rispetto alla posizione della nave search and rescue. Una destinazione "ingiustificatamente distante, 1.245 chilometri dalla nostra posizione corrente", ha scritto l'Ong su Twitter. Ad oggi, l'arrivo a Genova sarebbe previsto per sabato 16 dicembre all’alba, anche se la Protezione Civile regionale non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. Domani è prevista una riunione in prefettura.

Non sarebbe la prima volta per il porto di Genova, che più volte è stato assegnato (almeno in altre due occasioni) come porto per lo sbarco ma poi cambiato per la troppa distanza o le condizioni meteo marine sfavoreli.

L'ultimo sbarco di una nave carica di migranti nel porto genovese è stato il 18 ottobre. Ad attraccare a ponte Doria era stata sempre la Geo Barents con a bordo 63 migranti (CLICCA QUI).