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La ristrutturazione della nuova arena, realizzata da Cds Holding, è stata firmata dallo studio di Renzo Piano
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GENOVA - "Il nuovo Palasport di Genova sarà inaugurato la prossima estate": lo ha dichiarato Massimo Moretti, il direttore generale di Cds Holding, la società che si sta occupando dei lavori nell'area dell'ex fiera, a margine di un convegno sulla sicurezza organizzato dai Vigili del fuoco. Al netto delle polemiche tutt'altro che sopite sul riacquisto della struttura da parte del Comune, questa è certamente una buona notizia. 

La nuova arena, parte integrante del progetto del Waterfront di Levante, sarà dunque pronta in tempo per gli eventi connessi a Genova Capitale Europea dello sport e per la fruizione di tutti i cittadini. 

Moretti ha spiegato nei dettagli le tante difficoltà incontrate nella ristrutturazione: "E' una grande sfida che abbiamo deciso di cogliere - racconta il dirigente - il Palasport era un vero rudere che ha richiesto un intervento molto oneroso. Abbiamo dovuto fare un'opera di incamiciatura delle strutture, necessaria per garantire la sicurezza strutturale dell'immobile. Uso questa brutta parola, rudere, perché il Palasport non era agibile: le strutture erano obsolete e gli impianti non funzionavano e non erano a norma". 

La nuova struttura, così come tutto il Waterfront, sarà una perla di tecnologia e sostenibilità: "Il Palasport disporrà di un impianto talassotermico, il caldo e il freddo verranno generati utilizzando l'acqua di mare e genererà, peraltro, un forte ricambio d'acqua nei canali. La nuova area, nel suo complesso, avrà l'impianto talassotermico più grande d'Italia". 

Il progetto ha pensato anche al tema dell'inclusività: "Abbiamo fatto un lavoro straordinario - spiega Moretti - che ha notevolmente superato le normative in materia. La presenza dei portatori di disabilità non sarà minimamente discriminata: non volevamo che ci fossero percorsi ad hoc diversi da quelli previsti per tutti gli altri e così, con enormi sforzi progettuali, anche i disabili motori potranno accedere agli spalti nei posti più elevati nel pieno rispetto delle norme di sicurezza per le evacuazioni. Non solo: avremo anche un sistema a induzione magnetica, probabilmente tra i primi in Italia, per gli ipoudenti, che generalmente hanno difficoltà a seguire funzioni religiose o concerti a causa dei rumori di fondo: questo sistema potrà dialogare con gli apparecchi degli ipoudenti per togliere i rumori e dialogare". 

"La ristrutturazione del Palasport - conclude Moretti - è stata firmata dallo studio Piano, analogamente a tutto il resto del Waterfront. Per ottenere il contributo della prestigiosa archistar abbiamo dovuto concedergli la possibilità di disegnarlo da zero, così abbiamo la garanzia di un risultato straordinario. Sarà veramente diverso rispetto a tutti gli altri Palasport, non solo per gli elementi quantitativi ma anche esperienziali, sarà proprio una struttura diversa dalle altre".