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GENOVA - Sono 19 le proposte depositate in relazione al bando, scaduto nella serata di ieri, per l’affidamento dei lavori di recupero e riqualificazione energetica degli alloggi di via Cechov 11, che facevano parte dell’ex diga Bianca di Begato, demolita in larga parte. Nei prossimi giorni, verificata la sussistenza dei requisiti, si provvederà all’apertura delle offerte economiche e all’assegnazione dei lavori.


Entro il mese di ottobre verrà inoltre pubblicata la gara per la rigenerazione e la riqualificazione del quartiere Diamante, finanziati con 15 milioni di euro stanziati da Regione Liguria tramite il PINQUA – Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare.

“Dopo il lungo lavoro, avviato nel 2019 con l’accompagnamento dei nuclei familiari di Begato nella scelta di nuova abitazione, il recupero di oltre 600 alloggi e la demolizione delle ‘dighe’, la fase di recupero e rigenerazione del quartiere è operativa – spiegano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola – Con la chiusura del bando per il recupero degli alloggi e la prossima pubblicazione della gara per la rigenerazione del quartiere con le risorse del Pinqua, il quartiere di Begato si avvia definitivamente a cambiare volto grazie alle nuove palazzine e ai nuovi spazi che, assieme a quelli recuperati nell’ex ‘diga bianca’, faranno di Begato un quartiere con servizi e alloggi di qualità. Un progetto di rigenerazione urbana ambizioso, unico nel suo genere a livello nazionale, partito dall’idea coraggiosa di abbattere le ‘dighe’ e, con esse, un modello di residenzialità che aveva mostrato tutti i suoi limiti, concretizzando in questo modo un intervento dall’elevato valore urbanistico, sociale e ambientale in un’area troppo a lungo degradata”.

“Un quartiere a cui la nostra amministrazione, in forte sinergia con Regione Liguria, vuole restituire quella dignità che i suoi residenti meritano- commenta il vicesindaco e assessore alle Politiche della Casa Pietro Piciocchi- L’obiettivo generale è sempre stato quello di avviare nuovi piani di rigenerazione urbana e abbandonare la concentrazione di alloggi di edilizia popolare in zone periferiche prive di servizi, pensando invece a percorsi di profonda rivitalizzazione dei nostri quartieri. Passo dopo passo stiamo andando in questa direzione, concretizzando l’operazione sulle Dighe che è senza dubbio uno degli interventi di cui siamo più orgogliosi, perché sta trasformando quello che per troppi anni è stato un quartiere dormitorio, simbolo di degrado e abbandono, in una grande sfida vinta per la città, un modello a livello internazionale”.
Il recupero della porzione di ‘diga bianca’ di via Cechov prevede che i 37 alloggi rimasti vengano trasformati in 55 alloggi ad alta efficienza energetica, con un intervento del valore complessivo di 4milioni e 420mila euro, suddiviso in due lotti per due anni complessivi di lavori.
Il progetto del Pinqua prevede la costruzione di tre nuove palazzine ad alta efficienza energetica, per un totale di 60 nuovi appartamenti di cui 20 di edilizia residenziale sociale e 40 di edilizia residenziale pubblica che avranno una superficie media di 60 metri quadri. È prevista inoltre la ristrutturazione della Casetta Ambientale, luogo di aggregazione sociale, e la creazione di un percorso nel verde. Verrà realizzata un’area di sosta panoramica ed un teatro all’aperto sul basamento della vecchia ‘diga rossa’ ed una nuova Casa della Cultura. Le associazioni del quartiere avranno a disposizione un centro dedicato di nuova costruzione. Verrà realizzata una nuova piazza ed una nuova Stazione dei Carabinieri. Entro agosto è prevista la chiusura della Conferenza di servizi.

Il recupero degli alloggi di via Cechov e la rigenerazione del quartiere costituiscono la fase 3 del progetto Restart Begato. La fase 1 ha visto il suo avvio nel 2019 con l’attività dal “laboratorio d’ascolto” che ha accompagnato i nuclei familiari i cui alloggi sarebbero stati demoliti nella scelta, non facile, di individuare una nuova abitazione. Contemporaneamente sono stati recuperati 630 alloggi sfitti in diverse zone di Genova, con un investimento di circa 12,7 milioni di euro, di cui oltre 4,5 milioni stanziati da Regione Liguria, proprio per permettere la ricollocazione delle famiglie di Begato e un contestuale recupero del patrimonio abitativo pubblico.

Da luglio 2019 a maggio 2020 è stato possibile far trasferire 374 nuclei familiari, per un totale di 776 persone, in appartamenti rinnovati in diverse zone della città, secondo un principio innovativo di Edilizia residenziale pubblica diffusa.
La fase 2 ha visto la demolizione delle ‘dighe’, per un volume complessivamente abbattuto di 175mila metri cubi di cemento.