Il 22 maggio 2013 se ne andava il prete dei deboli, degli indifesi, degli emarginati, degli ultimi. Don Andrea Gallo – per tutti don Gallo, per molti semplicemente Andrea – è stato uno dei personaggi che più hanno segnato Genova nel secolo scorso uscendo di prepotenza dagli stretti confini della sua città. Un sacerdote scomodo, diviso tra la sua missione e l'impegno politico perché – come disse una volta - “solo la politica, quella vera, può lottare e vincere le ingiustizie”. E dove c'era un'ingiustizia, lui era sempre presente, in prima linea, senza risparmiare mai critiche né alla politica né alla stessa Chiesa. Fondatore della Comunità di San Benedetto al Porto, la sua morte ha lasciato un vuoto che nessuno è mai più riuscito a riempire: un maestro di vita e per tanti un compagno di lotta. Dall'archivio storico il ricordo di Mario Paternostro.
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
- Colpito da infarto, perde controllo della motocarriola: muore uomo a Rossiglione
- Genoa, Gattuso e Bonucci in visita al Signorini
-
Porti, logistica e infrastrutture: intervista a Davide Falteri
- Comune, Cavo: "Linee programmatiche generiche e senza visione"
-
'Portofino Talks': dialoghi e confronti per trasformare le sfide in opportunità
- Manfredi e la Sampdoria: un genio della finanza?
IL COMMENTO
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie
Ex Ilva, Genova sempre più nei guai: governo confuso e Salis reticente