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MONDO - L’ora legale torna a farci visita e ci costringe nella notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo a spostare le lancette dell’orologio avanti di un’ora, precisamente alle 2 di domenica notte. Lo svantaggio è che si dormirà di meno, mentre il vantaggio previsto è quello di sfruttare il più possibile le ore di luce naturale diminuendo di conseguenza l'utilizzo dell'illuminazione elettrica.

Tuttavia quest’anno potrebbe essere davvero l’ultima volta che in Italia si spostano le lancette: già nel 2019 il Parlamento Europeo si era espresso a favore dell’abolizione dell’ora legale a partire da quest'anno. La Commissione europea sta valutando ora se abolire il cambio fra estate e inverno: deve cioè decidere se tenere sempre l’ora invernale, oppure quella estiva, oppure ancora introdurre una media fra le due, per cui ad esempio l’ora dell’Europa Centrale diventerebbe UTC +1.30. A Milano il Sole sorgerebbe d’inverno alle 8.30 e tramonterebbe d’estate alle 20.45.

Il nostro paese, durante il governo del Conte bis, ha scelto di mantenere l'ora solare, mentre altri paesi, tra cui Francia, Svezia, Germania, Finlandia ed Estonia, hanno deciso per l'orario unico per tutto l'anno.