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Avviare un percorso verso la realizzazione di un gattile comunale: questa è la richiesta approvata avanzata dal gruppo consiliare PD con prima firmataria la consigliera comunale Cristina Lodi,
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Genova- Avviare un percorso verso la realizzazione di un gattile comunale: questa è la richiesta approvata e avanzata dal gruppo consiliare PD con prima firmataria la consigliera comunale Cristina Lodi, in qualità di membro della commissione benessere degli animali del consiglio comunale. «Durante la discussione in commissione consiliare sul bilancio si è convenuto sulla necessità di avviare un percorso verso la realizzazione di un gattile comunale.

La stessa Lodi ricorda che al momento Genova non ha un gattile nonostante esso sia previsto dalla legge. Il gattile è una struttura che ospita i gatti randagi, svolgendo analoga funzione a quella che il canile e il rifugio compiono per i cani; nel nostro Comune ci sono strutture che si occupano di gatti malati, come per esempio il canile Municipale del Monte Contessa sulle alture di Sestri Ponente e alcune colonie e oasi feline (strutture ricordiamo diverse dai gattili) gestite da volontari e associazioni, a cui non possiamo che dire grazie per il lavoro fatto.

Ma oggi più che mai  prosegue la consigliera Lodi c’è davvero l’esigenza di aprire una struttura interamente dedicata all’ospitalità dei gatti, anche a seguito di un periodo di grandi abbandoni legati anche alla crisi economica. In materia di legge rammentiamo  che  L’Ufficio Animali del Comune di Genova applica la Legge 281/1991 in vigore  che stabilisce  “i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall'autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo” gli Enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza”.

Il Comune di Genova effettua il censimento con monitoraggio aggiornato delle colonie feline presenti sul territorio, registrando, in sinergia con gli operatori zoofili volontari, il numero di felini presenti, le criticità e quanto è necessario per pianificare la riduzione della colonia stessa tramite sterilizzazione degli esemplari.