
Ieri sera a mezzanotte è scaduto il termine ultimo.
I Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria (AS), Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli, e di ILVA in Amministrazione Straordinaria (AS), Alessandro Danovi, Francesco di Ciommo e Daniela Savi, comunicano che, entro il termine fissato alla mezzanotte di venerdì 26 settembre 2025, sono pervenute dieci offerte per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva.
Tra le offerte ricevute, due sono per tutti i complessi aziendali: Bedrock Industries e cordata Flacks Group + Steel Business Europe. Sono otto le offerte interessate a singoli asset: Renexia (Gruppo Toto), Industrie Metalli Cardinale (IMC), Marcegaglia, Cordata Marcegaglia + Sideralba, CAR Srl, Cordata Marcegaglia + Profilmec + Eusider, Eusider e Trans Isole.
A queste si aggiunge un’ulteriore offerta, presentata da un soggetto politico, che non corrisponde ai criteri della gara.
"Sebbene il termine stabilito non sia da considerarsi perentorio - si legge nel comunicato - eventuali proposte che dovessero pervenire successivamente saranno valutate esclusivamente qualora presentino condizioni particolarmente favorevoli per la procedura in corso. I Commissari Straordinari si riservano un periodo di tempo congruo per esaminare attentamente tutte le proposte ricevute, con particolare riguardo agli aspetti occupazionali, alla decarbonizzazione e all’entità degli investimenti, al fine di assicurare uno sviluppo sostenibile degli impianti e la massima tutela del lavoratori coinvolti".
Per tutti i complessi aziendali quindi confermato l'interesse di due fondi di investimento statunitensi Bedrock e Flacks Group. dopo l’uscita di scena della società azera Baku Steel e di Jindal che invece sarebbero state aziende del settore.
A margine del convegno “Spazio Made in Italy” tenutosi a Padova, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha fatto il punto sulla delicata situazione dell’ex Ilva, uno dei siti siderurgici più importanti del Paese. Urso ha annunciato che le manifestazioni di interesse per la gara relativa allo stabilimento potevano essere consegnate fino alla mezzanotte del giorno precedente, ma che al momento attende il report ufficiale dei commissari per poter esprimere una prima valutazione e fornire indicazioni precise su come procedere.
Il ministro ha sottolineato le difficoltà operative attuali dello stabilimento, ricordando che al momento è in funzione un solo altoforno, con una capacità produttiva limitata a poco più di due milioni di tonnellate di acciaio. Questa situazione, ha spiegato, è profondamente influenzata da molteplici questioni giudiziarie che pesano sull’attività industriale e ne compromettono sia la produttività sia le prospettive di rilancio e investimento. “La complessità del sito non è solo industriale, ma anche giuridica”, ha detto Urso. “È fondamentale risolvere queste criticità per permettere all’ex Ilva di tornare a essere un motore di sviluppo per l’economia locale e nazionale.”
Il ministro ha quindi ribadito l’importanza di una gestione trasparente e condivisa della gara, in cui ogni possibile investitore possa essere valutato attentamente per garantire la continuità produttiva e la tutela dei posti di lavoro.
Urso ha concluso il suo intervento auspicando che, una volta raccolti e analizzati i dati dei commissari, si possa procedere con una strategia chiara e condivisa per il futuro dello stabilimento, evitando ulteriori incertezze e garantendo un percorso credibile di rilancio
IL COMMENTO
Baget Bozzo e Giunio Luzzatto, un anniversario e un lutto che mostrano le radici perdute
Sampdoria, basta prese in giro: la proprietà venga a Primocanale con i documenti e faccia chiarezza