Cronaca

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Una via di mezzo tra 'Gladio' e 'I soliti ignoti', tra l'ambizione di creare un'autentica 'polizia parallela' per combattere soprattutto il terrorismo islamico, e la realtà di una organizzazione che, utilizzando strumentazione, documenti identificativi e mezzi falsi o falsificati, si accontentava di acquistare auto con lo sconto dell'Iva, parcheggiare nelle zone riservate o evitare i controlli negli aeroporti. Questo, secondo le indagini della Digos della questura di Genova durate circa un anno, era di fatto il DSSA, Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo, una organizzazione creata dopo l'attentato alla stazione di Madrid del marzo 2004 da un gruppo di civili e di appartenenti a vari corpi delle forze dell'ordine (una dozzina complessivamente) che avevano come comune denominatore l'appartenenza ideologica all' estrema destra neofascista. Il DSSA è stato smantellato dagli agenti diretti dal questore Salvatore Presenti e dal vicequestore Giuseppe Gonan che nella notte, in esecuzione di altrettanti provvedimenti della procura di Genova, hanno compiuto 25 perquisizioni in varie città d'Italia, indagando 24 persone e notificando due ordini di carcerazione domiciliare. I destinatari sono i due principali dirigenti della struttura: Gaetano Saya e Riccardo Sindoca.