A Savona la sanità pubblica è alla frutta. Il direttore generale della Asl 2 ha praticamente dichiarato la disfatta. Tagli talmente grossi da richiedere necessariamente la cancellazione di servizi. Sale operatorie chiuse, malati che per farsi curare devono lasciare la città e emigrare altrove.
La disfatta di Savona temiamo sia l’inizio di una disfatta della sanità ligure, maltrattata da anni con una politica poco strategica e ricca anche di sprechi: doppioni di reparti, triplette di primariati, creazione di centri senza alcuna ragione di utilità, carovane di pazienti liguri che scappano in altre regioni, blocchi dello sviluppo della sanità privata esclusivamente per motivi ideologici. Iniziative che ricadono sulle spalle di giunte di sinistra e di destra, fiftyfifty.
Ora, sulla catastrofe casalinga si abbatte la scure nazionale.
Altre cHe bisturi. Il governo berlusconi arriva sui tavoli operatori con il machete.
Abbiamo ormai solo un consiglio da darvi: si salvi chi può.
Cronaca
Sanita', si salvi chi puo'
46 secondi di lettura
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
- Bimbo di due anni cade dal balcone a Salvatore di Cogorno
- Bagarre a Tursi, Chiarotti: "Vi abbiamo già appesi una volta". Poi le scuse, ma centrodestra chiede dimissioni
-
Prove gratuite di Taekwondo a Sturla e Brignole
- A Viaggio in Liguria la vendemmia tra cielo e mare
- Il Gaslini è il primo IRCCS ligure ad avere una Cell Factory, per la cura di malattie rare prive di terapie
- Otto ore di sciopero generale della Città metropolitana di Genova, "per Gaza e contro tutte le guerre"
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie