Cronaca

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Il deficit del 2005 in Liguria ammontava a 252 milioni che sono stati coperti con 19 milioni di fondi dell' assestamento di bilancio 2005, con 91 milioni di manovra fiscale, con 120 milioni derivanti da dismissioni del patrimonio pubblico e con 23 milioni ricavati da una variazione di bilancio del 2006. Abbiamo evitato il disastro - ha detto il presidente della Regione Claudio Burlando - perché le aziende e le fasce più deboli dei cittadini liguri non dovranno più pagare l'aumento di un punto percentuale dell'Irap e dell'Irpef. Ora però resta il problema di avviare un processo rigoroso di risanamento. Tra le strategie c'é il riequilibrio tra attività territoriali e ospedali, con la riduzione annunciata dei posti letto per acuti negli ospedali (meno 860 entro la fine del 2007), e l'aumento di posti per la riabilitazione (più 333), per hospice e centri diurni (più 222) e nelle residenze per anziani (più 533 entro la fine del 2007). C'é la soddisfazione di vedere che la manovra fiscale avviata dalla Giunta regionale a novembre è servita - ha detto ancora Burlando - ad evitare guai peggiori. Resta aperto il problema del 2006 - ha aggiunto - e in questo caso i disavanzi riguarderanno anche altre regioni. Da questo momento in poi, deve perciò partire il processo di risanamento, a cominciare dalla riduzione dei posti letto ospedalieri e dall'aumento dei presidi sul territorio dedicati alla riabilitazione. La Regione non riesce invece a ripianare del tutto il disavanzo del 2004, che era pari a 309 milioni e che viene ridotto a 96 milioni. Il presidente ha ricordato che il deficit è esploso nel 2004 quando era in carica Biasotti perché la sua giunta non mise nei bilanci precedenti gli accantonamenti per i contratti. Illustrando i conti certificati dal ministero del Tesoro, il presidente ha spiegato infine che i costi della sanità in Liguria hanno un andamento lineare e aumentano in media del 5,5% l'anno. Vuol dire che la sanità ligure, anche di fronte a una domanda crescente di servizi, fa delle cose normali.