Cronaca

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Un documento inedito rinvenuto nell'archivio della città spagnola di Simancas rivela il profilo di un Cristoforo Colombo senza scrupoli, mandante di un assassinio, schiavista e ribelle nei confronti della corona spagnola. Ne ha parlato oggi a Genova, nell'ambito del convegno ''Genova Europa Mondo'' per le celebrazioni del quinto centenario della morte del navigatore la storica spagnola Consuelo Varela, autrice del ritrovamento assieme ad un archivista. Il documento riguarda gli atti di un processo pubblico fatto a Colombo dal plenipotenziario inviato dalla corona spagnola Francesco Bobadilla nella fortezza di Santo Domingo nel settembre del 1500. Interrogando 22 testimoni, Bobadilla ricostruì che Colombo non voleva far battezzare gli indigeni per avere più schiavi, si appropriava delle ricchezze destinate alla corona spagnola e arrivò persino a far strangolare un cognato che aveva collaborato alla traduzione di un documento di denuncia redatto da un frate francese e destinato al re di Spagna in cui si denunciavano le violenze. Alla conclusione di questo processo durato pochi giorni, nell'ottobre del 1500 Cristoforo Colombo venne destituito della carica di vicerè e governatore di Santo Domingo ed in catene fu imbarcato alla volta della Spagna. Il convegno 'Genova Europa Mondo', si tiene oggi e domattina al Palazzo Ducale ed è stato organizzato dalla Fondazione Carige, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni Cristoforo Colombo e dal Centro Studi Paolo Emilio Taviani, col patrocinio della presidenza della Repubblica e degli Enti locali. (Ansa)