C'è attesa per il rientro in Italia di Luca Boero, 42 anni, il bodyguard genovese arrestato e poi liberato venerdì assieme ad altri due italiani dai ribelli in Libia dalla prigione di Abu Salim teatro di numerose violenze. "Eravamo a Ben Guerdane ai confini con la Tunisia e siamo stati presi dai militari del regime - ha raccontato - ci hanno picchiato e legato e ci hanno chiuso in stanzine. Ci chiedevano se eravamo spie, agenti segretum per chi lavoravamo, abbiamo avuto paura. Cosa facevamo? Lo diremo in Italia". Boero, padre di un bimbo di 8 anni, è molto conosciuto a Genova per la sua attività di bodyguard nelle discoteche del capoluogo ligure. Esperto di arti marziali, è stato reparti speciali dell'Esercito e ha lavorato cnhe per la Ibsa la stessa società di sicurezza e formazione della quale aveva fatto parte anche Fabrizio Quattrocchi.
Cronaca
Contractor genovese torturato in Libia, attesa per il rientro
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