La GdF di Milano ha condotto a Savona una maxi inchiesta sullo spaccio di un nuovo stupefacente, già diffuso nelle discoteche milanesi. Si tratta di una sostanza dalle caratteristiche simili a quelle dell'acqua, che la rendono ideale per essere versata nei cocktail anche senza il consenso del consumatore: liquida, incolore e insapore. Gli effetti sono sono quelli di un sensibile abbassamento delle difese e dei freni inibitori e di una perdita temporanea della memoria: di qui l'appellativo di "droga dello stupro", utilizzata per stordire donne e ragazze, anche se abusi sono stati registrati anche negli ambienti legati alle comunità omosessuali come moltiplicatore del piacere sessuale. In seguito all'inchiesta, le Fiamme Gialle hanno arrestato due quarantenni residenti a Savona, entrambi incensurati, sino a ieri insospettabili impiegati. I due sono ora rinchiusi nel carcere di Sant'Agostino.
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