Cronaca
"Mare di ieri e di oggi", uno spettacolo che racconta l'emigrazione
57 secondi di lettura
Sabato 26 marzo alle ore 20,45 e domenica 27 marzo alle ore 16 andrà in scena al Teatro Emiliani di Genova Nervi il concerto di parole e musica "Mare di ieri e di oggi". Lo spettacolo racconta attraverso le canzoni dei cantautori italiani come De Gregori, Fossati, Baglioni, Concato e altri maestri della tradizione popolare, l’emigrazione di ieri e di oggi. Protagonisti del concerto saranno Michela Centanaro alla chitarra, Filippo Garrone alla percussioni, Rocco Mennella alla chitarra, Andrea Tassi al basso e alla voce Maria Giulia Mensa. Ad accompagnare le loro note, gli interventi degli attori di Lunaria Teatro. “La canzone italiana ha sempre inteso il mare come veicolo di conoscenza e reciprocità tra i popoli - afferma Michela Centanaro -. Nei giorni in cui il “problema dei migranti” ha conquistato le prime pagine dei giornali è giusto, secondo noi, ricordare attraverso le canzoni dei nostri cantautori sia l’ emigrazione italiana tra ottocento e novecento, sia la poesia dell’incontro, lo struggimento della lontananza dalle proprie radici, la paura del nuovo, che accomunano l’emigrante di ieri con quello di oggi”.
TOP VIDEO
Sabato 28 Gennaio 2023
Geo Barents, il capomissione: "Niente di contrario alle misure stabilite"
Domenica 29 Gennaio 2023
Geo Barents, il lavoro della Croce Rossa della Spezia
Sabato 28 Gennaio 2023
Geo Barents, Toti: "Migranti stanno bene, alcuni positivi al covid"
Sabato 28 Gennaio 2023
Geo Barents, sindaco della Spezia: "Cittadini divisi su accoglienza"
Domenica 29 Gennaio 2023
Meteo in Liguria, sempre freddo e cieli sereni
Ultime notizie
- Il porto ai raggi x: stasera alle 21 su Primocanale e sul web
- Addio a Perrone, giornalista, scrittore e grande tifoso del Genoa
- Genoa, il cantante Bresh scala la classifica col suo inno rossoblù
- Portovenere, due arrampicatori soccorsi dall'elicottero
-
Geo Barents, sulla nave gli accertamenti di polizia e capitaneria
- Metro, chiusura anticipata serale dal 31 gennaio al 2 febbraio
IL COMMENTO
Perché un “avversario clandestino” può votare il nuovo segretario Pd?
La città cresce? L'inganno o verità dei numeri che cambiano