Cronaca
Container radioattivo ancora in porto dopo 5 mesi. Robot lo aprirà
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Le proteste e le preoccupazioni dei cittadini della zona di Genova-Prà portano di nuovo alla ribalta la vicenda del container radioattivo sequestrato dall'autorità giudiziaria a luglio su una nave della Msc proveniente da Jeddah, Emirati Arabi, e destinato ad un'azienda dell'alessandrino, e tuttora isolato in una banchina del sesto modulo del porto. Dopo tutti cinque mesi infatti non è ancora dato sapere cosa ci sia di preciso all'interno del container, anche se dopo le rilevazioni condotte dai vigili del fuoco, è chiaro che le radiazioni vengono sprigionate da cobalto 60. Intanto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Genova Giovanni Nanni, spiega che già entro la fine del mese il container sarà scannerizzato, mentre successivamente sarà aperto da un robot manovrato a distanza e ispezionato con apparecchiature militari. Il cobalto 60, forse deriva da materiale sanitario per la radioterapia, forse da materiale industriale per le indagini sulle saldature dei gasdotti. Già isolato con barriere di cemento e acqua nel porto di Genova entro gennaio 2011 sarà scannerizzato per scoprirne il contenuto, entro febbraio 2011 sarà aperto, e il carico radioattivo verrà isolato da un robot specializzato contro il nucleare. Il container prima della scannerizzazione sarà isolato in un bunker di cui manca solo la copertura. Salvo emergenze particolari il costo stimato per l'intera operazione di messa in sicurezza si aggira attorno al mezzo milione di euro.
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