Politica
Amato: "Dare il voto agli immigrati"
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L'ex presidente del consiglio dei ministri Giuliano Amato oggi alla Spezia per partecipare a un convegno sulla libertà e sui diritti, "Parole di giustizia 2010", dove ha parlato di immigrazione. "Ritengo che possa essere legittima una legge che stabilisca che se sei originario dell’Italia e vivi in Argentina, avrai il passaporto ma non il diritto di voto, e se sei in Italia da cinque anni non puoi non avere il diritto di voto". "Siamo ipocriti di grandissima forza - ha spiegato - perché i nipoti di bisnonni italiani in Argentina, che non parlano italiano e vogliono solo il passaporto per girare liberamente in Europa, sono ritenuti parte della comunità politica, con diritto di voto, più ancora di chi risiede qui da oltre cinque anni ed è immigrato". Amato ha detto che, partendo dal presupposto che il cittadino è tale se paga le tasse, abbiamo "oggi una quota consistente di governati senza diritto di voto. "Da ministro - ha spiegato - ho ritenuto di dover respingere gli statuti di Comuni che avrebbero voluto far votare gli immigrati perché serviva qualcosa fra l’articolo 48 e lo statuto comunale. Sono 45 i Paesi democratici che riconoscono il diritto di voto ai non cittadini. Qui, se non sei partecipe della comunità politica, non voti".
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