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La 71esima edizione del Giro dell’Appennino va a Robert Kiserlovski della Liquigas – Doimo.Una gara sempre all’attacco, quella di questo croato di Fiume, alla sua prima vittoria da professionista. Prima in una fuga a quattro (insieme a Sagan, Bertolini – uno dei favoriti della vigilia – e Pasquale Muto): fuga partita a Sestri Ponente dove la corsa è transitata per uno dei tanti omaggi a Fausto Coppi che si sono svolti in questa corsa dedicata al cinquantenario della scomparsa del Campionissimo.Poi sulla Bocchetta in compagnia di Pozzovivo che era nel frattempo rientrato sulla “salita delle streghe” superando i fuggitivi e lasciandosi alle spalle Riccò che non è riuscito a tenere il suo passo per tutta la salita.Quando scollinano sulla Bocchetta i due hanno 38” di vantaggio su Pardilla Bellon, quasi due minuti su Visconti e 2’20” su un gruppetto che vede anche Riccò e Bertolini.Sul successivo Gran Premio della Montagna sulla Castagnola i due fuggitivi transitano con 1’56 su un gruppo di corridori: Bertolini, Ochoa, Rodriguez, Riccò, Pardilla Bellon, Visconti, Belkov, Hollenstein, Niemec, Muto e Caruso.La situazione sostanzialmente non cambia fino alla fine. In volata Robert Kiserlovski ha la meglio su Pozzovivo, mentre Bertolini regola il gruppetto degli inseguitori che arriva a 1’29”.Gilberto Simoni arriva a oltre 12 minuti insieme ad Alessandro Petacchi, ma il suo record della scalata sulla Bocchetta resiste visto che Pozzovivo ferma il cronometro a 23’11” ben lontano dal record di 21’54” di Simoni.