Cronaca

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Potrebbero chiedere un incidente probatorio i difensori di Gian Antonio Rasero, il broker di 29 anni in carcere con l'accusa di avere ucciso il piccolo Alessandro, il figlio di otto mesi di Katerina Mathas, morto la notte del 15 marzo in un residence di Genova Nervi. Gli avvocati Giuseppe Nadalini e Romano Raimondo potrebbe chiedere dunque di anticipare l'assunzione dei mezzi di prova dopo avere ricevuto la relazione del perito di parte, il dottore Marco Canepa. Secondo i primi risultati rilevati dal perito, infatti, sono tanti i "ragionevoli dubbi e le perplessità" ricoleggabili a quella notte. In primo luogo l'ora della morte del piccolo. Secondo il medico, infatti, potrebbe essere spostata in avanti, rispetto alle conclusioni raggiunte dal medico legale incaricato dal pm Marco Airoldi: ragionevolmente verso le due del mattino. Orario che potrebbe aprire un nuovo scenario sulla presenza della Mathas nell'ora del decesso. Anche in merito al morso sul piede del bambino e i segni di bruciature delle sigarette, per il dottor Canepa ci sono numerosi dubbi sul fatto che possano essere contestuali al momento della morte. Le lesioni, spiega il medico, potrebbero essere state fatte anche nei giorni precedenti la tragedia.