Proseguono le indagini sul delitto di Genova Marassi dove, il 25 febbraio scorso, é stato trovato senza vita il corpo di Sebastiana Melis, un'infermiera in pensione di 69 anni, uccisa con sei martellate alla testa. A distanza di un mese dal giorno dell'omicidio, il pm scrive una lettera ai Ris di Parma in cui li incita a ottimizzare i tempi per avere i risultati delle analisi scientifiche al più presto. Nessuna traccia di impronte digitali all'interno dell'appartamento di via Casata Centuriona, luogo del delitto. I Ris stanno invece analizzando gli ultimi reperti inviati dal pubblico ministero Vittorio Ranieri Miniati. Si tratta di fazzoletti, abiti e peli su cui, forse, é possibile arrivare alla verità. Se il dna ricavato dalle analisi non fosse quello della vittima, infatti, ci potrebbe essere una svolta nelle indagini. Di una cosa sono sicuri gli investigatori: la Melis conosceva il suo assassino.
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