Cronaca
Bimbo ucciso, negata agli arrestati la possibilità di visite dai parenti
44 secondi di lettura
E' stata negata ai familiari di Katerina Mathas, di 26 anni, e Giovanni Antonio Rasero, di 29, la possibilità di visitare i propri congiunti in carcere. I due detenuti sono accusati dell'omicidio volontario in concorso del piccolo Alessandro, di otto mesi, figlio della giovane donna in un monolocale di Nervi, affittato da lui. Sia i genitori di Rasero, che la madre di Mathas, convinti dell'innocenza dei rispettivi figli, avevano espresso il desiderio di poterli visitare in carcere, a Marassi lui, a Pontedecimo lei. Secondo quanto spiegato dai legali difensori, il pm Marco Airoldi titolare dell'inchiesta avrebbe negato l'autorizzazione per evitare eventuali inquinamenti delle prove. Intanto si cerca di ricostuire quanto avvenuto la notte dell'omicidio: la morte sarebbe forse avvenuta quando entrambi erano presenti, dopo che la donna era tornata a casa in seguito a un giro a caccia di cocaina, o quando Rasero si trovava solo con il bambino.
Ultime notizie
-
Cena Condivisa da record, fra abitanti e turisti nei vicoli 5 mila commensali
- Violenza di Stato, tirannia e vendetta: la Palma d'oro va a 'A simple accident' di Jafar Panahi
- Maxi rissa davanti alla discoteca del terminal traghetti alle tre di notte
- Il baby Venturino si esalta, Vitinha implacabile: il Genoa sbanca Bologna
-
Esibizioni, premiazioni e spettacoli per la seconda giornata della Festa dello Sport
- Lite in palestra per un attrezzo a Genova, un ferito
IL COMMENTO
Aspettando una Genova reale dopo una campagna affumicata
Elezioni Genova 2025: dall'Ecuador all'Iran, ecco gli stranieri in corsa per il Comune