Cronaca

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Finisce l’era dei baroni dell’università. Di quei docenti –non se ne risentano– che fino a oggi hanno messo in secondo piano la loro attività di professore a tempo pieno per privilegiare incarichi esterni quasi sempre più redditizi, affidando però le lezioni agli assistenti giovani o, ancor peggio, annullandole all’ultimo minuto. Il consiglio di amministrazione dell’Ateneo genovese ha infatti approvato una delibera portata all’esame dell’ultima riunione dal rettore Giacomo De Ferrari, delibera che istituisce una speciale commissione di garanti che avrà il compito di esaminare la legittimità o meno delle consulenze e autorizzarle. In particolare, nel caso di incarichi in altri atenei, dovrà essere valutato se lo stesso ruolo può essere ricoperto all’interno dell’Università di Genova. Come per le supplenze: se un docente chiederà l’autorizzazione per effettuare ore extra in un altro ateneo, la commissione potrebbe rispondere che le stesse ore in più le svolga in una delle facoltà genovesi. Nel caso di incarichi privati altra modalità: la commissione deciderà se il lavoro richiesto dal docente può essere svolto dal dipartimento di cui fa parte. “In questo modo – dicono dall’Università di Genova – contiamo di dare un giro di vite a consulenze che spesso hanno ricadute negative per la didattica dell’ateneo”. Infine, per garantire la massima trasparenza, ogni incarico extra sarà visibile sul sito internet dell’Università. (Davide Lentini)