In pericolo la sopravvivenza dei circa 60 stabilimenti balneari della provincia spezzina e il posto di lavoro di almeno mille addetti oltre all'indotto. Numeri locali di un problema che ha investito il settore italiano della balneazione per la prevista ottemperanza ad una nuova direttiva europea che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio e che sovverte l'attuale sistema delle concessioni demaniali mettendo in pericolo il rinnovo automatico dei titoli, come era sempre accaduto nel nostro Paese. L'Unione Europea ha minacciato un procedimento di infrazione contro l'Italia e quindi l'applicazione di cospicue sanzioni se non si adeguerà alla nuova normativa. Per ora il governo italiano non ha preso alcun provvedimento per contrastare questa ipotesi, da qui la vibrata protesta dei balneatori che hanno indetto per il 1° dicembre una manifestazione a Roma.
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