Cronaca

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La procura di Genova prende tempo per valutare il materiale sequestrato in almeno quaranta perquisizioni effettuate in uffici pubblici, privati e abitazioni nell’ambito dell’inchiesta sui fondi europei (ipotesi di turbativa d’asta e corruzione) e sui falsi sponsor (in questo caso l'accusa è quella di emissione di fatture false). Sotto indagine, dal 2009, con pagine e pagine di intercettazioni, nomi eccellenti come l’assessore regionale all’agricoltura Cassini, i consiglieri Abbundo del Pdl e Vattuone del Pd. Nell’abitazione di un perquisito sono stati trovati 25-30mila euro, probabile frutto di tangente. E sono state sequestrate montagne di documenti. Per ora nessun sequestro di conti correnti e nessun provvedimento restrittivo anche se non si esclude che possano essere richieste misure cautelari se ci fosse il rischio di inquinamento delle prove, reiterazione del reato o fuga. L’indagine potrebbe allargarsi ad altri personaggi politici o economici perché non è detto che tutti gli indagati vengano perquisiti. La procura, da parte sua, non fa nomi. Ma da indiscrezioni confermate nei corridoi della Regione, emerge una figura che sarebbe un comune denominatore tra i diversi aspetti: un esperto di fondi europei, e in passato dirigente di una società di calcio, la Sestrese. Una delle società, insieme al San desiderio e al Molassana, sottoposte a visite della Finanza: la procura conferma che “è un malcostume diffuso: quello dei falsi sponsor nelle società sportive, si è sempre fatto ma se non emerge una ipotesi di reato non si indaga mai”.