Cronaca
La triste storia del trenino
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Un anziano signore alla stazione di Casella dice: "Se questo trenino l'avessero in Svizzera o in Giappone ne farebbero un'attrazione turistica da urlo, noi lo facciamo morire". Voci di vallata per una triste storia, quella della gita fuori porta che fatica a decollare o per meglio dire fatica a tornare ai livelli di un tempo. Al di là degli attentati alle carrozze degli ultimi giorni nella zona di Sant'Olcese, l'accusa è quella di non poter programmare una gita nel verde dell'entroterra partendo dalla città: motivo poche corse, corse inesistenti. Dal lunedì al venerdì, il trenino per i pendolari è spesso e volentieri sostituito dal servizio bus navetta che collega la Vallescrivia alla città attraverso l'autostrada. Nel fine settimana le corse non garantiscono tranquillità a chi partendo dal centro città ha voglia di andare a fare un picnic nel verde con la famiglia. Lo spauracchio di restare a piedi , come testimoniano i cartelli, è troppo grande. I responsabili spiegano: "Con i nuovi fondi qualcosa potrà cambiare". Ma l'estate è già iniziata.
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