Cronaca

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Il lavoro in fabbrica, nell'agricoltura, in porto, quello precario e quello immigrato: si coniuga in vari modi la mostra "Al lavoro, Genova chiama" allestita fino al 22 luglio al Munizioniere di Palazzo Ducale in occasione delle giornate in ricordo del G8 del 2001. La rassegna raccoglie 350 fotografie e una cinquantina di video, tra cui quelli con le interviste raccolte presso i parenti dei lavoratori morti e ammalati per l'amianto respirato alla Eternit di Casale Monferrato. "Al lavoro" affronta anche il tema dell'immigrazione clandestina raccontata in un'intervista e nelle foto del giornalista Fabrizio Gatti, quello del lavoro domestico (il 35 per cento degli incidenti in casa avvengono nella cucina) e ancora precariato e mobbing nei supermercati. Non potevano mancare gli spunti sulla sicurezza, le leggi e le normative, la percezione degli operai di un cantiere edile le cui testimonianze sono ascoltabili da vari monitor. Tra gli aspetti che colpiscono di più, i dati proiettati sul soffitto : dal 1951 al 2005, stando all'Inail, si sono fatti male più di 64 milioni di italiani sul lavoro e di questi, ne sono moerti 151 mila.