Cronaca

2 minuti e 5 secondi di lettura
E' colpevole invocare un risanamento della moralità pubblica e non operare moralmente in tutti i settori, privati e pubblici, anche a rischio di toccare interessi economici o politici consolidati. Lo afferma il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, che si è rivolto agli imprenditori dell'Ucid spiegando che alle istituzioni, alla società, alle imprese e alla famiglia si richiede una grande opera educativa e culturale. Al suo intervento erano presenti anche manager e proprietari di grandi gruppi industriali, come Federico Falk, Francesco Merloni e Antonio Garzilli per il Gruppo Erg. "Sappiamo che la ricchezza è un bene - ha affermato Bagnasco - ma porta con sé dei vizi che, senza un'attenta e incisiva opera educativa, portano i germi della distruzione. E' sintomatico che nei paesi ricchi la famiglia sia minacciata, e questo mette in pericolo le stesse virtù grazie alle quali la ricchezza viene raggiunta. I paesi asiatici guardano con preoccupazione e una certa diffidenza l'Europa, perché ne colgono la decadenza, e questa decadenza minaccia la stessa prosperità che l'ha generata". Per il presidente della Cei, una grande lezione della storia recente è che "lo sviluppo è impossibile senza la libertà, ma l'esercizio fruttuoso della libertà 'pubblica' richiede che si guardi costantemente alla verità della persona e si coltivino le 'virtu'' private". Che sono, per il cardinale che guida i vescovi italiani, "la fiducia in se stessi, la laboriosità, la frugalità, la famiglia, l'istruzione, le virtù sociali". Si tratta perciò di coltivare "stili di vita nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono, la comunione con gli altri uomini per una crescita comune - dice Bagnasco -, siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi, degli investimenti". Allo Stato è riconosciuto tra l'altro il "diritto di intervenire - dice ancora Bagnasco - quando situazioni particolari di monopolio creino remore o ostacoli per lo sviluppo". Lo Stato può infine svolgere funzioni di supplenza "limitate nel tempo e in situazioni eccezionali, quando settori sociali o sistemi di imprese risultano inadeguate al loro compito". Alla fine del convegno dell'Ucid, prima di una serie di giornate dedicate al cardinale Giuseppe Siri, dedicato a 'etica e nuovo umanesimo d'impresà, il cardinale Bagnasco ha consegnato i riconoscimenti 'Il talento' a sei aziende che si sono distinti con progetti di 'buone pratiche': Erg, Falck, Oic (Opera Immacolata Concezione), Grecav, Merloni, Pavan. (Ansa)