Una suora "immacolatina" che lavora nel reparto della clinica genovese Villa Serena dove aveva operato il ginecologo Ermanno Rossi, suicidatosi dopo essere finito al centro di un inchiesta su aborti condotti fuori dalle indicazioni della legge 194, è stata interrogata ieri dal pm Sabrina Monteverde. Il sostituto ha rivolto alla religiosa domande sull'organizzazione del reparto e su chi assiste le donne che si sottopongono ad interventi di ginecologia. Della vicenda riferisce stamani il 'Corriere Mercantile'. L'ipotesi dell'accusa è che Rossi abbia eseguito nella clinica due interventi fuori dalle regole della 194 facendoli apparire come aborti spontanei. E Monteverde in questa fase potrebbe voler accertare anche un'eventuale consapevolezza da parte del personale della casa di cura. I legali di una delle pazienti di Rossi operata a Villa Serena, gli avvocati Silvio e Rinaldo Romanelli, sostengono però che la loro assistita si sia sottoposta ad un raschiamento dopo un aborto spontaneo. Quando si era diffusa la notizia dei presunti aborti clandestini eseguiti da Rossi nella clinica genovese, il consiglio d'amministrazione di Villa Serena in un comunicato aveva espresso "amarezza per l'inganno subito, che rende Villa Serena stessa un'ulteriore vittima", parlando di "un raggiro posto in atto facendo dolosamente apparire come aborto naturale un'interruzione volontaria di gravidanza". (ANSA).
Cronaca
Ginecologo suicida, interrogata una suora della clinica Villa Serena
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