Cronaca
La Regione denuncia: "Treni ancora sporchi"
1 minuto e 9 secondi di lettura
Migliora, ma c’è ancora molto da fare, la pulizia dei treni in Liguria, dopo l’affidamento della Regione Liguria a Rina Spa di valutare la qualità del servizio, con una sperimentazione di quattro mesi. Secondo i primi risultati parziali di una ricerca, resi noti oggi dall’assessore ai Trasporti Enrico Vesco, il grado di pulizia delle carrozze è insoddisfacente. Giudizio che corrisponde- afferma il report- alle segnalazioni arrivate dai pendolari. “Le criticità riguardano, in particolare, le poltrone e i servizi igienici e una difficile gestione dei turni da parte della ditta incaricata a causa delle frequenti “turbolenze” del traffico ferroviario” Unica nota positiva è dovuta al riscontro di un notevole miglioramento delle condizioni igieniche nei mesi di gennaio e febbraio 2008 rispetto alle rilevazioni fatte a fine 2007. Un trend positivo registrato ad una campagna di pulizia straordinaria, che Trenitalia ha effettuato nei primi mesi dell’anno nel cantiere di Genova Terralba, che ha riguardato poco meno del 50% delle carrozze a disposizione del servizio ferroviario ligure. “Auspico quindi che, procedendo su questa strada, venga ulteriormente rafforzato l’impegno per garantire treni più puliti e funzionali e ricordo a Trenitalia che, come stabilito dal contratto di servizio con Trenitalia Spa, l’inadeguatezza del servizio erogato ai viaggiatori comporta una penale economica a favore della Regione Liguria”, afferma Vesco.
Ultime notizie
- Genoa, arriva il rinnovo di contratto per Vieira: "Orgoglioso di quello che abbiamo costruito"
- Mare in Liguria, ecco dove è vietato fare il bagno
- Referendum, primi dati affluenza: alle ore 12 in Liguria ha votato il 9,23%
- Capriolo cade in piscina, i Vigili del Fuoco lo salvano
-
Il film della settimana: 'Fuori', il ritratto di una donna in lotta con se stessa
- Albenga, perde la vita sotto al treno: circolazione interrotta per oltre due ore
IL COMMENTO
Bravo vescovo Savino! Il referendum come “custode della democrazia”
Nella Genova più "salata" caccia al centro dimagrito